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Copernicus: 2024 anno più caldo di sempre. Medici Sima: “Minaccia per la salute”

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Copernicus: 2024 anno più caldo di sempre. Medici Sima: “Minaccia per la salute”

Il sistema di monitoraggio climatico Copernicus ha lanciato l’allarme: il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato, con temperature globali che supereranno i 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali. A sottolineare i rischi per la salute è la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), che avverte degli impatti diretti del riscaldamento globale sulla salute umana, esponendo la popolazione a malattie trasmesse da acqua, cibo e vettori come insetti e parassiti.

Con il caldo malattie infettive e ecosistema a rischio

L’aumento delle temperature medie, secondo gli esperti di Sima, crea condizioni ideali per la proliferazione di agenti patogeni e vettori di malattie. La crescita della temperatura e dell’umidità favorisce, ad esempio, la diffusione di zanzare, zecche e altri parassiti portatori di malattie gravi come il virus Zika, la febbre dengue e la malaria. Questi agenti infettivi, un tempo confinati a zone tropicali, stanno estendendo la loro diffusione anche alle regioni temperate, creando nuovi rischi sanitari​(Smuoviamoci_report).

Aumento delle malattie idrotrasmesse e contaminazione alimentare

Con il cambiamento climatico, aumentano anche eventi meteorologici estremi come piogge intense e inondazioni, fenomeni che stravolgono l’equilibrio ambientale e aumentano il rischio di malattie idrotrasmesse. Questi eventi portano alla contaminazione di corsi d’acqua e reti fognarie, con il conseguente rischio di diffusione di agenti virali quali i virus dell’epatite A ed E, Enterovirus, Adenovirus, Norovirus e Rotavirus. Non solo l’acqua, ma anche il cibo diventa più esposto alla contaminazione. Il riscaldamento prolungato favorisce la sopravvivenza di batteri e protozoi patogeni, che aumentano il rischio di gastroenteriti e altre infezioni trasmesse da prodotti ittici e alimentari​(Smuoviamoci_report).

L’impatto psicologico del cambiamento climatico: il fenomeno della “solastalgia”

Il surriscaldamento globale non influenza solo la salute fisica, ma ha anche effetti psicologici che non devono essere sottovalutati. Il presidente di Sima, Alessandro Miani, ha ricordato il concetto di “solastalgia” per descrivere l’angoscia legata ai cambiamenti climatici. Questo fenomeno colpisce in particolare le persone vulnerabili e si manifesta come un’ansia costante che può condurre a disturbi post-traumatici e, in casi estremi, a comportamenti autolesivi e suicidi. Il cambiamento del clima, quindi, incide non solo sull’ecosistema ma anche sul benessere psicologico, aumentando la percezione di instabilità e insicurezza​(Smuoviamoci_report).

Caldo 2024: la necessità di interventi immediati per contenere il riscaldamento globale

Di fronte a queste minacce, Sima sottolinea l’urgenza di azioni concrete per contenere il riscaldamento globale e ridurre i rischi sanitari associati. Mentre il superamento della soglia di 1,5°C diventa sempre più una realtà imminente, è fondamentale sensibilizzare la popolazione e adottare misure per proteggere la salute umana e il pianeta. Soluzioni mirate, come il potenziamento delle infrastrutture sanitarie e la promozione di politiche ambientali più severe, rappresentano interventi chiave per fronteggiare le conseguenze sanitarie del cambiamento climatico.

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