Ogni anno sprechiamo 59 mln di tonnellate di cibo, UE: “Cambiare rotta”
Ogni cittadino europeo butta in media 131 chili di cibo all’anno, per un totale di 59 mln di tonnellate di cibo sprecato. E questo accade mentre quasi 33 milioni di europei lottano per garantirsi un pasto di qualità ogni due giorni.
Un problema che richiede misure urgenti concrete, secondo l’Unione Europea che lancia il campanello d’allarme. Per contrastare questa tendenza in aumento, la Commissione europea propone una revisione degli obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari per i Paesi membri. Le nuove regole, che verranno discusse in Commissione Ambiente (Envi) dell’Eurocamera, sono attese con ansia come primo passo verso un cambiamento significativo.
Il 13 febbraio scorso al Parlamento europeo, si è svolta una tavola rotonda di alto profilo, intitolata “Innovazioni per la sostenibilità nella catena alimentare e ambientale“, organizzata da Competere.eu in collaborazione con Trane Technologies e ospitata da Rosa D’Amato, eurodeputata dei Verdi. Un incontro che ha riunito esperti, rappresentanti delle istituzioni europee, associazioni industriali e figure accademiche per discutere delle tecnologie che possono contribuire a porre fine agli sprechi alimentari e proteggere il pianeta.
Rosa D’Amato ha sottolineato l’urgenza di affrontare questa contraddizione, chiamando a raccolta diverse parti interessate per un dialogo costruttivo. All’evento hanno partecipato figure di spicco, tra cui Alexandra Nikolakopoulou della Commissione europea, rappresentanti di Copa-Cogeca e Food&Drink Europe, nonché attori chiave come Schwarz Group (Proprietario di Lidl) e Too Good to Go, un’applicazione diffusa per ridurre gli sprechi alimentari.
Più della meta del cibo sprecato dipende dalle famiglie
I dati più recenti di Eurostat del 2021 mettono sotto accusa le famiglie, responsabili del 54% degli sprechi alimentari totali. Nikolakopoulou ha evidenziato la necessità di cambiare il comportamento dei consumatori per raggiungere una riduzione del 30% degli sprechi pro capite entro il 2030, una sfida che richiederà un impegno politico a tutti i livelli. Il 46% restante degli sprechi alimentari, distribuito lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione, è stato al centro delle discussioni sulla ricerca e sull’innovazione.
Esperti al tavolo contro il cibo sprecato
Claudio Zanframundo, presidente di Thermo King EMEA, ha sottolineato l’importanza di affrontare il 30% di perdite durante il trasporto attraverso tecnologie e soluzioni innovative.
Pietro Paganini, presidente di Competere, ha sottolineato che globalmente 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vanno perse ogni anno, mentre 850 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare. Solo in Europa, lo spreco alimentare ha un valore economico di 132 miliardi di euro. La soluzione proposta è basata sull’educazione, il riciclo e l’efficienza tecnologica, con programmi educativi, campagne di sensibilizzazione e l’adozione di tecnologie che migliorino la distribuzione e la conservazione dei prodotti alimentari.
Malte Piontek, vicedirettore di Schwarz Group a Bruxelles, ha sottolineato l’importanza degli imballaggi nel proteggere il cibo e ridurre le perdite alimentari, evidenziando il delicato equilibrio tra gli obiettivi europei di riduzione degli imballaggi e quelli di riduzione degli sprechi alimentari. Un dilemma che richiederà soluzioni innovative per garantire un futuro sostenibile.
Share this content: