Abeti naturali vs plastica: il Natale sostenibile in Toscana della Coldiretti
Con l’arrivo del Natale, cresce la domanda di abeti naturali Made in Tuscany, con un tasso di crescita del 5% annuo. Tuttavia, il settore degli alberi natalizi sta affrontando alcune sfide cruciali: difficoltà nella reperibilità di manodopera stagionale, cambiamenti climatici e la concorrenza degli alberi di plastica. Coldiretti Toscana sottolinea come la scelta di un abete naturale non solo supporti l’economia locale ma abbia anche un impatto positivo sull’ambiente.
La Toscana, capitale degli abeti naturali
Con oltre 3 milioni di abeti coltivati e 500 mila alberi venduti ogni anno, la Toscana è un punto di riferimento per il settore. Il vivaismo toscano, che copre circa 1.100 ettari di terreno, contribuisce a un volume d’affari che oscilla tra i 10 e i 12 milioni di euro. La provincia di Arezzo, il casentino e il distretto pistoiese sono i principali centri di produzione, con una lunga tradizione nella coltivazione di abeti destinati al Natale.
Il ruolo fondamentale degli abeti naturali nell’ambiente
La scelta di abeti naturali ha anche un’importante ricaduta sul territorio. Le aziende vivaistiche toscane contribuiscono alla cura delle aree collinari e montane, migliorando la regimazione delle acque e prevenendo il rischio idrogeologico e incendi. Inoltre, ogni albero naturale sottrae circa 47 grammi di CO2 dall’atmosfera, mentre un albero sintetico, prodotto all’estero, rilascia tra i 40 e i 60 kg di CO2.
Le sfide: manodopera e cambiamenti climatici
Nonostante la crescita del settore, ci sono diverse difficoltà che mettono a rischio il futuro della coltivazione degli abeti naturali. Le alte temperature estive, che stressano le piante, e la scarsità di manodopera stagionale sono tra le problematiche più urgenti. Per contrastare il caldo estremo, alcuni produttori stanno riscontrando il ritorno a quote più alte per la coltivazione, dove le condizioni di umidità e freddo sono più favorevoli.
I rischi degli abeti di plastica
Oltre alle sfide ambientali, gli abeti di plastica rappresentano una minaccia crescente per il mercato degli alberi naturali. Questi alberi sintetici, spesso prodotti all’estero, vengono trasportati per migliaia di chilometri, con un impatto significativo sull’ambiente sia in fase di produzione che di smaltimento. La plastica, infatti, è altamente inquinante e contribuisce al riscaldamento globale.
Come scegliere un albero naturale sostenibile
Se desideri scegliere un albero naturale per il tuo Natale, Coldiretti Toscana suggerisce alcune pratiche utili. Prima dell’acquisto, misura accuratamente l’altezza del soffitto per evitare sorprese. Scegli un albero vivo, con qualche imperfezione, che contribuisca a ridurre l’inquinamento atmosferico anche in casa. È importante anche evitare l’uso di decorazioni pesanti e non spruzzare neve sintetica, poiché l’albero è una pianta viva che respira e depura l’aria.
Cosa fare dopo le festività
Se l’albero ha buone radici, può essere piantato nel giardino o sul balcone, continuando così a contribuire positivamente all’ambiente. In alternativa, è possibile donarlo ai centri di raccolta o alle amministrazioni locali, dove potrà essere riciclato o riutilizzato.
Un Natale più verde
Scegliere un albero naturale significa fare una scelta consapevole per l’ambiente, sostenendo la tradizione vivaistica toscana e contribuendo alla Gli italiani non sanno che gli alberi assorbono Co2. Non solo è un gesto simbolico per il Natale, ma anche un investimento nel futuro del nostro pianeta. Aggiungendo valore alla nostra montagna e alle aree collinari, possiamo tutti fare la differenza in un Natale veramente sostenibile.
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