Afa e smog mix micidiale per chi ha asma e Bpco. L’allarme dell’Aipo
Non solo tracheiti, allergie e bronchioliti. Ma anche asma, Bpco, e tumori ai polmoni. Senza contare i problemi a livello cardiaco, metabolico e neurologico. Sono le conseguenze, ormai accertate, dell’inquinamento atmosferico e dello smog delle nostre città sulla nostra salute. Inquinamento che peggiora d’estate, complice il grande caldo e le elevate temperature.
Micheletto, Aipo: “Afa e smog mix micidiale per chi è effetto da asma e Bpco”
Claudio Micheletto, il direttore dell’Unità operativa complessa di Pneumologia dell’Azienda ospedaliera universitaria di Verona e il presidente dell’Associazione italiana pneumologi ospedalieri (Aipo), spiega la correlazione tra il caldo record che stiamo vivendo e i sintomi della broncopneumopatia cronica ostruttiva, Bpco, che rischiano di peggiorare.
“Afa e smog sono un mix micidiale per chi è effetto da asma e Bpco, broncopneumopatia cronica ostruttiva- spiega -. Stiamo parlando di pazienti che hanno un’infiammazione permanente delle vie respiratorie e, per questo, sono più a rischio in questi giorni di grande caldo. Le elevate temperature abbinate alle polveri sottili aumentano e amplificano i livelli di ozono nelle città, ozono che è un irritante per le vie respiratorie, quindi trachea, bronchi e polmoni”.
Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e caldo
La Bpco in Italia colpisce il 5,6% degli adulti, circa 3,5 milioni di persone. È una malattia progressiva dell’apparato respiratorio che consiste in una ostruzione delle vie aeree e si associa a uno stato di infiammazione cronica dei polmoni. Tra i fattori di rischio, ci sono quelli di origine ambientale, tra cui il fumo e l’inquinamento.
Chi è affetto da Bpco dovrebbe evitare l’esposizione a condizioni ambientali avverse ed estreme limitando le attività all’aperto nei periodi in cui fa più caldo rispetto alla media. L’emergenza climatica, insomma, è in grado di influenzare la vita di chi è affetto da Bpco. Un’ulteriore prova dell’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e l’aumento della temperatura mondiale.
Attenzione all’aria condizionata
L’Italia si prepara ad un altro un fine settimana infuocato. Micheletto invita a “non uscire nelle ore centrali della giornata ed evitare gli sbalzi di temperatura repentini”. Proteggersi dall’afa e dal caldo asfissiante con l’aria condizionata va bene, “purché se ne faccia un uso corretto. In casa la temperatura non deve scendere mai sotto i 25-26 gradi. Se la temperatura esterna è di 38-40 gradi – conclude – è bene regolare quella interna di qualche grado in meno per non andare incontro a polmoniti“.
Share this content: