Loading Now

Ambiente, perdita biodiversità costa il 6% del PIL Globale

perdita biodiversità

Ambiente, perdita biodiversità costa il 6% del PIL Globale

Un recente report di BCG e Quantis, intitolato “Harmonizing Infrastructural Progress with Nature”, rivela un dato allarmante: la perdita di biodiversità costa all’economia globale circa il 6% del PIL ogni anno. Questo rapporto evidenzia l’urgenza di affrontare le sfide ambientali in un contesto di crescita infrastrutturale.

Investimenti necessari per raggiungere zero emissioni nette

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi delle zero emissioni nette, il report stima la necessità di investimenti massicci, pari a quasi 5.000 miliardi di dollari entro il 2030. Secondo il programma Net Zero Emissions (NZE) dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), gli investimenti annuali nel settore energetico aumenteranno significativamente, passando dal 2,5% del PIL globale degli ultimi anni al 4,5% entro il 2030.



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 Ambiente, perdita biodiversità costa il 6% del PIL Globale
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 Ambiente, perdita biodiversità costa il 6% del PIL Globale

Impatti economici e ambientali degli investimenti

Il rapporto prevede un aumento esponenziale della produzione elettrica, con un incremento stimato da 500 a 160.000 miliardi di dollari. Gli investimenti nelle infrastrutture raddoppieranno, con le reti di distribuzione elettrica che passeranno da 320 miliardi a 740 miliardi di dollari. Tuttavia, questo approccio, pur essendo cruciale per contrastare il cambiamento climatico, comporta rischi significativi per la biodiversità.

I costi della perdita di biodiversità ed ecosistemi

Gli effetti della perdita di biodiversità sono già evidenti, con un costo per l’economia globale di oltre 5.000 miliardi di dollari all’anno. Ciò significa che i servizi ecosistemici perduti rappresentano un valore pari a circa il 6% del PIL globale, equivalente al valore di mercato della produzione agricola, forestale e ittica nel 2019.

L’influenza del settore infrastrutturale

Lo studio di BCG e Quantis sottolinea che il settore infrastrutturale, insieme a quello energetico, è responsabile di circa il 35% delle pressioni sulla biodiversità. Queste pressioni si traducono in cambiamenti del paesaggio che danneggiano gli habitat e frammentano le risorse naturali. È quindi fondamentale integrare la biodiversità nelle strategie di progettazione e negli investimenti infrastrutturali.

Le soluzioni per un futuro sostenibile

Per garantire benefici duraturi, sia naturali che economici, è essenziale valutare attentamente gli impatti a lungo termine degli investimenti infrastrutturali sulla biodiversità. Solo così sarà possibile armonizzare il progresso infrastrutturale con la salvaguardia dell’ambiente.

Share this content: