Inquinamento, boom di patologie tra i bambini: parte il nuovo corso OMS-UNICEF
“Di fronte all’urgente necessità di coinvolgere attivamente tutti gli operatori sanitari nella tutela della salute dei bambini di fronte alle sfide dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico”, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) annunciano il lancio di un innovativo corso online gratuito dedicato al connubio tra ambiente e salute dei bambini.
“In un contesto in cui l’impatto dell’inquinamento e del cambiamento climatico sulla salute dei bambini sono sempre più evidenti – prosegue la nota delle organizzazioni internazionali – questo corso rappresenta un importante passo avanti nel garantire che gli operatori sanitari siano adeguatamente preparati a riconoscere e mitigare questi rischi in modo efficace”.
Il corso di formazione WHO-UNICEF su ambiente e salute
La formazione da remoto, rivolta in particolar modo ai professionisti del settore ma accessibile a tutti, mira a fornire conoscenze e strategie pratiche per migliorare la capacità di intervento necessaria a proteggere la salute dei bambini dalle crescenti minacce rappresentate dall’inquinamento e dal cambiamento climatico.
In particolare, il corso approfondisce la relazione tra ambiente e salute dei bambini affrontando tematiche di rilevanza globale come l’inquinamento atmosferico, il cambiamento climatico, i rifiuti elettronici, il piombo, i pesticidi e altri pericoli che minacciano il benessere dei più piccoli.
“Attraverso materiali e risorse formative personalizzate, compresi esempi di iniziative locali, – raccontano OMS e UNICEF – il corso affronta una necessità urgente nel settore sanitario, dove molti operatori hanno conoscenze limitate nel riconoscere, valutare e gestire le malattie legate all’ambiente nei bambini.”
La formazione è composta da 10 moduli che dovrebbero essere seguiti in ordine sequenziale per massimizzare l’apprendimento, come suggeriscono OMS e UNICEF. Ogni modulo richiede circa 2-3 ore per essere completato e contiene:
- Obiettivi e risultati di apprendimento
- Dati globali aggiornati, mappe e grafici
- Video che illustrano l’importanza degli ambienti sani per i bambini
- Funzioni interattive di apprendimento, comprese opportunità per esplorare dati specifici del paese sulla salute ambientale dei bambini
- Esempi pratici che evidenziano modi per ridurre le esposizioni ambientali dei bambini
- Messaggi chiave
- Orientamenti pratici, strumenti e risorse scaricabili per gli operatori sanitari
- Un set completo di riferimenti
- Quiz per valutare la conoscenza
Il corso rilascia inoltre un certificato digitale a coloro che completano il test di valutazione con almeno un punteggio dell’80% su tutti i questionari.
Ambiente e salute dei bambini
“Oltre un quarto di tutte le malattie tra i bambini sotto i 5 anni sono attribuibili a condizioni ambientali avverse – ha dichiarato Maria Neira, Direttrice del Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente dell’OMS – La necessità di agire è chiara: dobbiamo dare priorità alla salute ambientale dei bambini per garantire un futuro più sano alle generazioni che verranno”.
OMS e UNICEF ribadiscono “il diritto fondamentale di ogni bambino di crescere in un ambiente sicuro e sano” e la necessità di dare priorità alla salute di questi in quanto tra i più a rischio di danni legati ad inquinamento ambientale e agli effetti dei cambiamenti climatici.
“I corpi in via di sviluppo dei bambini sono particolarmente sensibili ai pericoli ambientali e hanno bisogno della nostra protezione”, ha sottolineato George Laryea-Adjei, Director Programme Group dell’UNICEF. “L’avvelenamento da piombo è un esempio devastante: può abbassare il QI e aumentare i comportamenti violenti. Gli operatori sanitari sono in prima linea, salvaguardando i bambini da questo tipo di rischi.”
Inquinamento atmosferico e salute dei bambini
Secondo gli ultimi dati condivisi anche da Save The Children, in Italia si stima che circa l’8,4% dei bambini tra i 6 e i 7 anni soffra di asma, con l’inquinamento atmosferico che potrebbe verosimilmente rappresentare uno dei fattori scatenanti. “I rischi dell’inquinamento atmosferico per la salute delle bambine e dei bambini vanno da esiti avversi alla nascita, mortalità e tumori infantili, disturbi dello sviluppo neurologico, obesità e patologie respiratorie”, ricordano inoltre dalla ONG.
Secondo gli ultimi dati SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), ogni anno in Italia 80 mila morti premature si verificano a causa dell’inquinamento atmosferico.
Anche la Società Italiana di Pediatria è di recente intervenuta sui rischi dell’inquinamento dell’aria, ribadendo la necessità di salvaguardare la salute dei bambini, anche attraverso buone pratiche e azioni “green”. Come ricordano questi, sempre più studi epidemiologici confermano la relazione causale tra l’inquinamento atmosferico e problemi respiratori nei bambini, anche quanto l’esposizione alle sostanze inquinanti avviene nel periodo prenatale.
Inquinamento ambientale e cambiamenti climatici possono però avere effetti significativi anche sul benessere mentale, di bambini come adulti. Un crescente numero di ricerche conferma la correlazione tra concentrazioni di particolato nell’aria e il maggior rischio di sviluppare disturbi mentali tra cui la schizofrenia.
Non solo, sempre più esperti del settore confermano l’aumento di depressione e disturbi d’ansia, come la cosiddetta “eco-ansia”, riconducibili alla forte, quanto giustificata, preoccupazione per l’ambiente e il futuro del Pianeta, proprio soprattutto tra le nuove generazioni.
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