Api disorientate dallo smog
I ricercatori della Seoul National University hanno scoperto che le particelle sottili nell’aria riducono la polarizzazione della luce solare, strumento che le api utilizzano per orientarsi e ritrovare il loro alveare.
Le api, al contrario degli esseri umani, riescono a percepire una speciale caratteristica della luce solare chiamata polarizzazione, fondamentale per il loro senso dell’orientamento. La polarizzazione è la disposizione in un unico piano degli oscillamenti del campo elettrico della luce. In un cielo limpido, le onde luminose si dispongono in modo ordinato quando incontrano le molecole dell’atmosfera, fornendo alle api e altri insetti una “mappa” visibile del cielo. Anche quando il Sole è coperto, le api riescono a capire da che parte andare grazie a questa polarizzazione naturale.
Smog e polarizzazione: il binomio pericoloso
Studi recenti, pubblicati sulla rivista Communications Earth and Environment, hanno svelato che le particelle inquinanti, note come PM2.5, possono disturbare la polarizzazione della luce. Queste particelle, minuscole e quasi invisibili, provengono dallo smog urbano, dal traffico e anche da incendi boschivi, diffondendosi nell’aria e riducendo l’efficacia della polarizzazione della luce solare. Secondo Yoori Cho, ecologo alla Seoul National University e autore principale dello studio, quando il livello di polarizzazione scende sotto il 15%, per le api è come trovarsi in una “giornata di bassa visibilità”.
Cosa succede alle api nelle giornate inquinate?
Nelle giornate in cui l’inquinamento atmosferico è elevato, le api sembrano perdere parte della loro capacità di orientamento, impiegando più tempo a cercare il cibo e rischiando di allontanarsi troppo dal loro alveare. Questo effetto si manifesta particolarmente nelle città e nelle aree dove la qualità dell’aria è compromessa. Gli scienziati prevedono che fenomeni simili diventeranno sempre più comuni in regioni come l’India settentrionale e la Cina, e in tutte quelle zone dove l’inquinamento è cronico o frequente.
Quali altri fattori influenzano l’orientamento delle api?
Nonostante tutto, le api non si affidano solo alla luce polarizzata. Come spiega Rickesh Patel, biologo esperto in navigazione degli insetti, questi impollinatori utilizzano anche punti di riferimento fisici e la posizione del Sole nel cielo. Tuttavia, le ricerche in corso stanno cercando di capire fino a che punto la mancanza di polarizzazione influenzi la loro capacità di orientarsi.
Impatti sull’agricoltura e sulla nostra alimentazione
La disorientazione delle api potrebbe avere ripercussioni importanti sull’agricoltura. Le api infatti non solo aiutano a impollinare i fiori, ma influenzano anche la qualità nutritiva dei frutti. Cho afferma di voler proseguire le ricerche per capire come i cambiamenti nella polarizzazione della luce potrebbero ridurre i micronutrienti nei frutti impollinati dalle api. I risultati suggeriscono che il peggioramento della qualità dell’aria possa minare ulteriormente la già precaria salute delle api, con conseguenze a catena per il nostro approvvigionamento alimentare.
E quindi, oltre ai ben noti effetti nocivi per gli esseri umani, l’inquinamento atmosferico minaccia ora anche i nostri piccoli insetti alleati, cruciali per l’equilibrio ambientale e la sicurezza alimentare.
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