Aria pulita, Report EEA: nessuna città italiana a norma
Secondo i dati aggiornati pubblicati il 29 agosto 2024 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), Uppsala, situata in Svezia, la città che vanta l’aria più pulita d’Europa. Nessuna città italiana rispetta la soglia di sicurezza minima fissata dall’OMS. La classifica, stilata attraverso il visualizzatore di qualità dell’aria delle città europee, pone Uppsala al primo posto, seguita da Umeå, sempre in Svezia, e Faro, in Portogallo. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’inquinamento atmosferico, un problema che affligge la maggior parte delle città europee.
La sfida dell’inquinamento nelle aree urbane
Circa tre europei su quattro vivono in aree urbane, dove l’esposizione a livelli insicuri di inquinamento atmosferico è una realtà quotidiana. Il PM2.5, ovvero le particelle sottili con un diametro inferiore a 2,5 micrometri, rappresenta uno dei maggiori rischi per la salute umana. Esposizioni prolungate a livelli elevati di PM2.5 possono portare a gravi malattie respiratorie e cardiovascolari, oltre ad aumentare il rischio di morti premature.
Solo 13 città in Europa sotto la soglia di sicurezza dell’Oms
L’EEA ha monitorato la qualità dell’aria in 375 città europee, basandosi su dati raccolti da oltre 500 stazioni di monitoraggio tra il 2022 e il 2023. I risultati mostrano che solo 13 città in tutta Europa hanno registrato concentrazioni medie di PM2.5 inferiori alla soglia di sicurezza raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), fissata a 5 microgrammi per metro cubo d’aria (5 μg/m³). Tra queste città figurano le capitali nordiche di Reykjavik, Tallinn, Stoccolma e Helsinki, che si distinguono per il loro impegno nella salvaguardia della qualità dell’aria. In Italia, nessuna città monitorata è in liea con la soglia di sicurezza decisa dall’OMS. Solo 5 città hanno una concentrazione bassa di PM2.5, mentre le restanti hanno livelli da moderati a gravi.
Gli obiettivi europei per un’aria più pulita
Il Green Deal Europeo, con il suo piano d’azione per l’inquinamento zero, ha fissato un ambizioso obiettivo per il 2030: ridurre del 55% le morti premature causate dalle particelle sottili rispetto ai livelli del 2005. A lungo termine, l’obiettivo è eliminare gli impatti significativi sulla salute umana causati dall’inquinamento atmosferico entro il 2050. Questo richiede un allineamento più stretto degli standard europei sulla qualità dell’aria con le linee guida dell’OMS, un passo che le istituzioni dell’UE hanno già avviato.
Un futuro sostenibile per le città europee
Il visualizzatore della qualità dell’aria delle città europee fornisce una panoramica delle condizioni dell’aria negli ultimi due anni, con un focus particolare sulle concentrazioni di PM2.5, il contaminante con i maggiori impatti negativi sulla salute. Entro la fine dell’anno, l’EEA pubblicherà un’analisi approfondita sugli impatti dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi e sulla salute umana, includendo stime sulle morti e le malattie attribuibili alla scarsa qualità dell’aria.
L’importanza di queste analisi non può essere sottovalutata: esse forniscono informazioni cruciali per guidare le politiche future e garantire un ambiente più sano per tutti i cittadini europei. Uppsala, con la sua aria pulita, rappresenta un esempio virtuoso da seguire per le altre città europee nella lotta contro l’inquinamento.
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