Bari è la città italiana con il clima migliore
Bari è la città con il clima più favorevole in Italia nella nuova edizione dell’indice climatico del Sole 24 Ore. Questa classifica, basata sui dati di 3bmeteo relativi al decennio 2013-2023, è un punto di riferimento annuale nell’ambito dell’indagine sulla qualità della vita, in quanto valuta le condizioni climatiche ottimali in base a dieci parametri selezionati dalla redazione del Sole 24 Ore e approvati dagli esperti meteorologici di 3bmeteo.
Otto ore e mezza di sole al giorno, nove giorni all’anno con precipitazioni estreme, e settantaquattro giorni di pioggia su 365. Solo 158 giornate l’anno presentano condizioni al di fuori del comfort climatico, caratterizzate da un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30%. La presenza di una brezza estiva media di 7,2 nodi giornalieri è un ulteriore fattore che spinge il capoluogo pugliese al vertice della classifica climatica.
La classifica
Per la prima volta, una località del Mezzogiorno si pone al vertice in un indice sintetico tematico della qualità della vita. Le edizioni scorse erano state dominate da Imperia, ora al secondo posto: la prima nel 2019, con dati relativi al decennio 2008-2018, e la seconda nel 2022, basata sul periodo 2011-2021.
Oltre a Bari, altri sei centri urbani del Sud si trovano nella top ten del benessere climatico: Barletta-Andria-Trani, Catania, Pescara, Chieti, Brindisi, Agrigento, e Cagliari. Tra questi, Livorno rappresenta l’unica città del Centro Italia a emergere tra le prime dieci posizioni.
Tra le città con il miglior clima, si evidenziano le zone costiere e alcune località in quota, come Aosta ed Enna, che offrono un maggiore comfort grazie alla circolazione dell’aria. Queste aree registrano un aumento delle ore di sole, e mantengono un indice di calore medio-basso mitigato dalla brezza estiva, e con pochi eventi climatici estremi.
Il parametro delle precipitazioni premia le località con meno giorni di pioggia all’anno, ma penalizza quelle soggette a siccità, dato che viene applicato un coefficiente negativo quando si registra un deficit di accumuli rispetto alle medie storiche. In pratica, si vive meglio dove piove meno, purché ciò non conduca a una situazione di siccità.
Belluno e Pianura padana
Nella parte inferiore della classifica, ancora una volta Belluno si colloca ultima per l’indice di soleggiamento, con 6,7 ore di sole al giorno, rispetto alla media nazionale di 7,8 ore. Inoltre, è in fondo alla graduatoria per le giornate fredde, con una media di 23,6 giorni all’anno in cui la temperatura massima percepita è inferiore a 3°C. Si classifica penultima anche per l’umidità relativa elevata, considerando sia i giorni eccessivamente secchi d’estate (inferiori al 30%) che quelli troppo umidi d’inverno (superiori al 70%), totalizzando 255 giorni nel corso dell’anno.
Le giornate piovose sono abbondanti, con 118 giorni all’anno di precipitazioni di almeno 2 millimetri, un valore superato solo a Lecco, dove la media decennale raggiunge i 122 giorni.
Tra gli ultimi dieci posti della classifica, si trovano vari centri della pianura padana che si estendono lungo il corso del fiume Po, inclusi Alessandria, Pavia, Cremona, Piacenza, Lodi, Asti e Ferrara. Rovigo spicca come il territorio con il maggior numero di giornate nebbiose, con oltre 57 all’anno. Verbania si colloca all’ultima posizione per la frequenza di precipitazioni estreme, totalizzando 90 giorni tra il 2013 e il 2023 con oltre 40 millimetri di pioggia cumulata in almeno una fascia oraria.
Varese e Como sono penalizzate per lo stesso indicatore, classificandosi rispettivamente al penultimo e al terzultimo posto, con un elevato numero di “bombe d’acqua” registrate nel decennio: 76 e 74.
Tra le grandi città, Cagliari si posiziona al decimo posto, seguita da Roma al 25° posto, Napoli al 26°, Venezia al 32° e Genova al 43°. Le altre città si collocano nella seconda metà della classifica, con Milano all’ultimo posto, 86°.
I record nei centri urbani
Esaminando gli indicatori, emergono altri dati significativi. A Siracusa, nell’estate del 2023, si è registrato un caldo eccezionale che ha portato la temperatura a toccare il record storico di 47°C. La città ha il più alto indice di calore, con 111 giornate all’anno in cui la temperatura percepita supera i 35 gradi.
Terni si distingue per la maggiore frequenza di ondate di calore, avendo superato per 29 volte i 30 gradi per tre giorni consecutivi in media ogni anno, in netto contrasto con i record positivi registrati nelle province liguri di Savona (2 ondate) e Genova (3 ondate).
Sondrio risulta essere il territorio meno ventoso, con soli otto giorni nel decennio caratterizzati da raffiche di vento e una brezza estiva quasi assente. Agrigento si posiziona al primo posto per il soleggiamento, con una media di 9,1 ore di sole al giorno. Infine, Catania registra il minor numero di giorni all’anno con condizioni climatiche troppo secche o umide, appena 111.
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