Black Friday: quando il consumismo diventa un problema per l’ambiente
Il Black Friday, una delle giornate di shopping più attese dell’anno, porta con sé non solo sconti imperdibili, ma anche un significativo impatto sull’ambiente. Tra emissioni di CO₂, rifiuti da imballaggio e un modello di consumo insostenibile, questa frenesia di acquisti rappresenta una sfida per la sostenibilità del pianeta.
Emissioni alle stelle
Durante la settimana del Black Friday, si stima un incremento di emissioni di CO₂ pari a circa 600.000 tonnellate, soltanto per il trasporto delle merci nei punti vendita fisici. A ciò si aggiungono le consegne a domicilio, sempre più diffuse con il boom dell’e-commerce. In Italia, gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) hanno calcolato che gli acquisti online e nei negozi fisici durante il Black Friday contribuiscono all’emissione di circa 400.000 tonnellate di CO₂
Rifiuti da imballaggio: una montagna di plastica e cartone
Il Black Friday è responsabile di un significativo aumento dei rifiuti da imballaggio, come plastica, carta e cartone. Solo nel mese di novembre, grazie agli acquisti intensificati, si registra il più alto volume annuale di questi rifiuti. Inoltre, la vendita di prodotti elettronici e abbigliamento, tra i più acquistati in queste giornate, alimenta un ricambio prematuro di oggetti, generando ulteriori rifiuti.
Soluzioni alternative
Fortunatamente, si stanno diffondendo iniziative che promuovono un consumo più responsabile. Tra queste:
- Circular Monday: un invito al riciclo e al riutilizzo in contrapposizione agli acquisti compulsivi.
- Green Friday: incentiva lo shopping sostenibile, privilegiando prodotti locali o di seconda mano.
Cosa possiamo fare?
Il potere è nelle mani dei consumatori. Optare per acquisti consapevoli, evitare l’eccesso e scegliere imballaggi eco-friendly può ridurre significativamente l’impatto ambientale. Anche vendere o donare oggetti che non usiamo più è una scelta che può fare la differenza.
Il Black Friday rappresenta un’occasione per riflettere sul nostro modello di consumo e sulla necessità di scelte più sostenibili. Meno acquisti impulsivi, più rispetto per il pianeta.
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