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Cosa c’è sotto il mare? Partita la campagna AAA+ per verificare i danni fatti dall’uomo

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Cosa c’è sotto il mare? Partita la campagna AAA+ per verificare i danni fatti dall’uomo

Partita il 1° ottobre da Catania la campagna AAA+ (Anthropocene At Augusta bay, Probing for human Litter through Underwater Surveys) con destinazione Mare Ionio occidentale. La nave Gaia Blu navigherà per otto giorni lungo il margine siciliano per esplorare un’area fortemente impattata dall’uomo per gli insediamenti industriali e l’intenso traffico navale.

La campagna è coordinata dall’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar)

Coordinata dall’Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar), in collaborazione con l’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) e l’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità (Cnr-Ias), la campagna vedrà a bordo 12 tra ricercatori e tecnici impegnati nell’esplorazione dei fondali della piattaforma continentale/scarpata attraverso ecoscandagli ad alta risoluzione, sonar e sistemi di campionamento del fondo (SW-104) e sottofondo, per ottenere una stratigrafia di dettaglio dell’Antropocene.



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L’obiettivo è mappare le aree in cui l’azione dell’uomo ha compromesso l’integrità dei fondali

Le analisi dei dati della Campagna AAA+ consentiranno di distinguere le morfologie naturali da quelle create dall’uomo e di identificare possibili inquinanti nei sedimenti e nelle acque interstiziali.

L’obiettivo è quello di mappare le aree in cui l’azione dell’uomo ha compromesso l’integrità dei fondali del mare. Questo, avverà delimitando quelle in cui poter mettere in atto misure di protezione, di salvaguardia o di riqualificazione (restoration).

Questa campagna trova ispirazione negli Obiettivi prioritari per lo Sviluppo Sostenibile indicati dalle Nazioni Unite, a cui la comunità scientifica è chiamata a contribuire. In particolare all’Obiettivo 14 – “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.

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