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Case Green, 200 pagine di regolamentazione. Confedilizia non ci sta

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Case Green, 200 pagine di regolamentazione. Confedilizia non ci sta

Confedilizia all’attacco sulle case green. In coerenza con dubbi e criticità sollevate dalla prima ora, l’associazione ha contestato la direttiva Ue attraverso l’intervento del suo presidente Giorgio Spaziani Testa. Intervenendo a Treviso al convegno “Locazione e fiscalità”, organizzato dalla locale associazione territoriale della Confederazione della proprietà edilizia, Spaziani è stato molto diretto.



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“Oggi – ha affermato il presidente di Confedilizia – in molti hanno scoperto la direttiva Ue case green contro la quale ci siamo battuti fin dal 2021. La battaglia ha portato i frutti che ha potuto portare, visti gli equilibri esistenti in sede europea. Frutti tutt’altro che disprezzabili, ma evidentemente lontani dall’ideale. Ora bisogna puntare a modificare quegli equilibri, per cambiare la direttiva case green ma più ampiamente per portare l’Unione europea a non essere più il tempio del dirigismo e a trasformarsi in qualcosa di molto diverso”.

Case green: il paradosso dei costi sugli inquilini

“Con la speranza, l’illusione, di non dover più leggere regolamentazioni di 200 pagine come quella in questione. All’interno delle quali, oltre a quanto già noto, si possono trovare anche chicche come l’invito ai Governi ad applicare una sorta di equo canone per impedire che i costi degli interventi da effettuarsi sugli immobili locati ricadano sugli inquilini, inviti che non basta ignorare, come andrà fatto, ma che bisogna impedire di fare scrivere in futuro”. Questo un altro significativo passaggio dell’intervento di Spaziani.

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