Clima, Guterres (ONU): “Stiamo infrangendo i record di temperatura globale”
“L’umanità dipende dalla terra”. È la riflessione del segretario generale dell’Onu, António Guterres, in occasione del World Environment Day, la Giornata Mondiale dell’Ambiente. Eppure, nel mondo, un insieme di fattori – inquinamento, rifiuti, crisi climatica, desertificazione e diminuzione della biodiversità – stanno mettendo in serio pericolo il futuro delle persone e del pianeta.
Il segretario Onu è stato molto chiaro: siamo noi, gli esseri umani, i responsabili del riscaldamento globale, il pericolo più grande per il pianeta. Con la crisi climatica sta cercando di inviarci segnali inequivocabili, ma noi lo ignoriamo.
Clima, Guterres: “Gli esseri umani come il meteorite che ha sterminato i dinosauri”
Gli esseri umani rappresentano lo stesso “pericolo” per il pianeta come “il meteorite che ha sterminato i dinosauri”, ha detto il segretario generale dell’Onu durante il discorso sul clima al Museo di Storia Naturale di New York. Nel caso del clima, infatti, non siamo i dinosauri ma il meteorite. Non siamo solo in pericolo, siamo il pericolo”.
Ormai “l’allarme è grave – ha aggiunto – citando i dati dell’osservatorio Copernicus, spiegando che “maggio è stato il più caldo mai registrato al mondo, è stato il dodicesimo mese di fila più caldo – ha specificato.
Guterres: “Il nostro pianeta sta cercando di dirci qualcosa, ma non lo ascoltiamo”
Nell’ultimo anno, “il livello del riscaldamento globale si è innalzato sempre di più. Il nostro Pianeta sta cercando di dirci qualcosa. Ma sembra che non lo ascoltiamo. Stiamo infrangendo i record di temperatura globale – ha ricordato – e ne stiamo raccogliendo i frutti. È il momento della crisi climatica. È il momento di mobilitarsi, agire e reagire”.
Nel patto sul clima di Parigi del 2015 i governi hanno convenuto di limitare l’aumento delle temperature globali a 1,5°C per evitare ondate di calore, inondazioni, siccità. Ma “la verità – ha continuato il segretario generale dell’Onu – è che stiamo già superando il limite di 1,5 gradi di riscaldamento globale. Nel 2015 il rischio era praticamente nullo” – ha ricordato-. Ha poi annunciato i nuovi dati dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm): rivelano che c’è l’80% di possibilità che il pianeta superi di 1,5 C il riscaldamento rispetto all’epoca preindustriale in almeno uno dei prossimi cinque anni solari. Secondo il sistema di monitoraggio Copernicus dell’Unione Europea, gli ultimi 12 mesi hanno già superato questo livello, con una temperatura media globale di 1,63°C superiore alla media preindustriale da giugno 2023 a maggio di quest’anno, dopo una serie di mesi di caldo record.
“Esorto tutti i Paesi a vietare la pubblicità delle aziende produttrici di combustibili fossili”
I record climatici vengono infranti e le emissioni continuano ad aumentare. Rilanciando gli ultimi allarmi scientifici sul riscaldamento globale, il segretario Onu ha evidenziato che “le industrie produttrici di combustibili fossili sono i padrini del caos climatico e dovrebbero essere bandite in tutti i Paesi dalle inserzioni pubblicitarie”. “Molti governi, infatti, hanno deciso di limitare o vietare la pubblicità di prodotti che rovinano la salute umana, come il tabacco. Allo stesso modo ha chiesto a tutti i Paesi di vietare la pubblicità delle aziende produttrici di combustibili fossili. Smettendo, così, di consentire “la distruzione del pianeta, in un momento di crisi climatica” ha concluso.
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