Come sta andando la citizen participation alla tutela ambientale in Italia
La partecipazione dei cittadini (citizen participation) è una componente cruciale per la protezione dell’ambiente e la salvaguardia della salute pubblica. L’Italia, in linea con le direttive europee e internazionali, ha sviluppato un quadro normativo che incoraggia e regolamenta il coinvolgimento del pubblico nel processo decisionale ambientale.
Normativa italiana sulla partecipazione pubblica
Il secondo pilastro della Convenzione di Aarhus, recepito dalla Direttiva europea 2003/35/CE, è diventato cogente nell’ordinamento italiano attraverso il Codice dell’Ambiente (D.lgs 152/2006 e successive modifiche). Questo decreto è conforme all’articolo 6 della Convenzione di Aarhus, che obbliga il coinvolgimento del pubblico nelle decisioni relative all’autorizzazione di attività con impatti significativi sull’ambiente.
Il D.lgs 152/2006 regola in particolare la partecipazione del pubblico alle Valutazioni d’Impatto Ambientale (VIA) e alle Valutazioni d’Impatto Strategico (VAS). Questi processi di valutazione devono essere presi in considerazione dalle autorità pubbliche prima di autorizzare opere, piani o programmi con impatti rilevanti sull’ambiente.
La legge prevede che chiunque possa partecipare alle procedure di valutazione ambientale esprimendo osservazioni e istanze. Al termine della procedura, la Commissione VIA e VAS rilascia un parere che tiene conto delle osservazioni del pubblico, e il Ministero dell’Ambiente emana il decreto di compatibilità ambientale.
La partecipazione pubblica, o citizen participation, è prevista anche per il rilascio deliberato di Organismi Geneticamente Modificati (OGM), regolato dal D.lgs 224/2003, che obbliga il Ministero dell’Ambiente a informare e consultare il pubblico su ogni emissione deliberata di OGM a scopo sperimentale.
Anche la legge quadro sulle aree protette (L. 394/1991) prevede la partecipazione del pubblico nella predisposizione dei piani per la creazione e la gestione delle aree protette. Inoltre, a livello locale, esistono ulteriori meccanismi di partecipazione pubblica regolati da disposizioni normative regionali, provinciali o comunali.
Come segnalare un inquinamento ambientale
Uno dei modi più diretti per i cittadini di partecipare alla tutela ambientale è segnalare eventuali criticità ambientali. Quando si rileva un problema ambientale, è possibile inviare un esposto al sindaco del comune interessato.
Un esposto deve contenere i dati personali di chi scrive e orari per essere contattato, il nome della persona o della ditta responsabile dell’inquinamento, la descrizione dell’inquinamento e delle sue probabili cause, l’indirizzo del luogo inquinato, gli orari in cui si avverte il fenomeno e l’indicazione di altri cittadini interessati dall’inquinamento.
Per segnalare la presenza di amianto in cattivo stato di conservazione o disturbi derivanti da elevati livelli di rumorosità (esclusi gli schiamazzi), è possibile fare riferimento a modelli di esposto specifici. È anche possibile inviare segnalazioni direttamente al Dipartimento Arpa competente territorialmente. Arpa gestisce queste segnalazioni e coordina con gli altri enti coinvolti.
Partecipazione Volontaria e Agenda 21
La partecipazione della cittadinanza è ulteriormente promossa attraverso processi volontari nell’ambito dell’Agenda 21, che favorisce il coinvolgimento attivo della comunità nella redazione di piani e programmi per lo sviluppo sostenibile.
Casi legali ambientali
In Italia, diversi casi legali hanno sottolineato l’importanza della partecipazione pubblica nella tutela ambientale. Un esempio significativo è il caso “Aria Pulita” un progetto che ha visto cittadini e privati collaborare per portare avanti azioni legali contro fonti di inquinamento atmosferico. Queste azioni hanno evidenziato come il coinvolgimento attivo della comunità possa influenzare positivamente le decisioni delle autorità e portare a miglioramenti concreti nella qualità dell’aria.
Citizen participation
La partecipazione dei cittadini al decision-making ambientale è essenziale per garantire un ambiente sano e sostenibile. Attraverso segnalazioni, osservazioni durante le procedure di valutazione ambientale e il coinvolgimento in iniziative volontarie come l’Agenda 21, i cittadini possono influenzare positivamente le decisioni che riguardano l’ambiente e la qualità della vita nelle loro comunità. I casi legali dimostrano l’efficacia di questo coinvolgimento, sottolineando l’importanza di una cittadinanza attiva e consapevole.
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