Conferenza sui cambiamenti climatici: quali le linee d’azione stabilite?
Lo scorso giugno, si è conclusa la Conferenza sui cambiamenti climatici. Dopo due settimane di intenso lavoro su una serie di questioni in cui è necessario fare progressi in vista della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29) che si terrà a novembre a Baku, Azerbaigian, il segretario esecutivo dell’ONU Simon Stiell ha constatato i piccoli passi avanti compiuti, sottolineando quale “salita ripida bisogna ancora percorrere per ottenere risultati ambiziosi”.
Qual è il nuovo obiettivo collettivo quantificato sul finanziamento climatico?
Sono chiare le opzioni e il quadro sostanziale di una bozza di decisione che dovrà essere finalizzata prima della COP29 con numerosi indicatori di adattamento che siano lungimiranti, efficaci e scientificamente solidi. Sono stati fatti progressi verso un mercato internazionale del carbonio meglio funzionante, ma rimane ancora del lavoro da fare. Bene la trasparenza, ma sono necessari piani di azione più forti.
Un nuovo obiettivo collettivo quantificato sul finanziamento climatico
Gli incontri di giugno hanno ospitato un dialogo tecnico di esperti (TED10) per consentire un esame approfondito degli elementi del Nuovo Obiettivo Collettivo Quantificato sul finanziamento climatico (NCQG). Si ambisce, in tal senso, a un piano ambizioso, strutturato in modo ottimale, riportato in modo trasparente che migliori la qualità del finanziamento climatico verso i Paesi in via di sviluppo. Le Parti hanno anche trascorso diversi giorni lavorando allo sviluppo di un quadro sostanziale per una bozza di testo negoziale da prendere in considerazione alla COP29. I Co-Presidenti hanno invitato le Parti a presentare le loro opinioni consolidate e aggiornate sul NCQG in modo che possano produrre un nuovo documento di input con opzioni per TED11 e la terza riunione del programma di lavoro ad hoc, che si terranno consecutivamente in ottobre. Un dialogo ministeriale di alto livello sul NCQG si terrà anche in ottobre per aiutare a preparare il terreno per un risultato alla COP29.
Progresso nella costruzione della resilienza e dell’adattamento
Durante le riunioni climatiche dell’ONU di giugno, le parti hanno fatto passi importanti verso indicatori in ciascuno di questi obiettivi tematici che saranno inclusivi, trasparenti e scientificamente solidi.
Come parte del risultato del Bilancio Globale, l’ONU sui cambiamenti climatici sta esortando le Parti a sviluppare Piani Nazionali di Adattamento (NAP) entro la fine del 2025 e a fare progressi nella loro attuazione entro il 2030.
Solo 58 paesi in via di sviluppo hanno presentato un NAP. Il segretariato ha chiesto a più paesi di avere un piano entro il 2025 e di fare progressi nella loro attuazione entro il 2030. Nei prossimi mesi, l’ONU sui cambiamenti climatici lavorerà direttamente con i paesi per accelerare la formulazione dei NAP, anche attraverso i suoi Centri di Collaborazione Regionale. Con riguardo ai progressi sui mercati internazionali del carbonio, le discussioni affrontate sono riuscite a chiarire diversi punti salienti finalizzati ad ottenere un miglior risultato nel mercato internazionale del carbonio.
Inoltre, la presidenza entrante della COP ha chiesto alle parti di presentare i loro Rapporti Biennali sulla Trasparenza (BTR) prima della COP29 a Baku.
Cambiamenti climatici e ambizioni obiettivi
Entro la fine di questo mese, l’ONU sui cambiamenti climatici consegnerà nuovi strumenti di reporting del quadro rafforzato di trasparenza che integrano il tracciamento degli inventari dei gas serra, delle azioni e del supporto. In collaborazione con Microsoft, l’ONU sui cambiamenti climatici sta anche sviluppando un nuovo Climate Data Hub per dare vita a questi dati e ha già formato più di 1.100 esperti provenienti da 150 paesi, costruendo la capacità di migliaia di professionisti, inclusi quelli di altre organizzazioni intergovernative.
Cristina Saja
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