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Come la crisi climatica alimenta incendi devastanti: “Abbiamo modificato la natura e l’abbiamo fatta incazzare”

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Come la crisi climatica alimenta incendi devastanti: “Abbiamo modificato la natura e l’abbiamo fatta incazzare”

In una recente intervista rilasciata a Victoria Namkung per The Guardian, lo scrittore John Vaillant ha analizzato le cause e le conseguenze degli incendi devastanti che stanno colpendo la contea di Los Angeles, collocandoli nel contesto più ampio della crisi climatica globale. Vaillant, autore del libro Fire Weather, ha portato una prospettiva informata ed esperta sul fenomeno degli “incendi del XXI secolo”.

Il ruolo della crisi climatica

Secondo quanto spiegato da Vaillant a Victoria Namkung, gli incendi che devastano Los Angeles non sono semplicemente una replica di quelli del passato, ma rappresentano una nuova tipologia di fenomeno che definisce “incendi del XXI secolo”. Questa evoluzione è strettamente legata alla crisi climatica, che ha reso l’atmosfera più calda e secca, aumentando la frequenza e l’intensità degli incendi. Vaillant ha dichiarato che, sebbene l’industria dei combustibili fossili non sia la causa diretta degli incendi, essa svolge un ruolo fondamentale come potenziatore e facilitatore di queste catastrofi naturali.

Un confronto globale sugli incendi

Durante l’intervista con Victoria Namkung, Vaillant ha sottolineato le somiglianze tra gli incendi di Los Angeles e altri eventi catastrofici come quello di Fort McMurray, in Canada, nel 2016. Nonostante le differenze geografiche, Vaillant ha spiegato che questi incendi seguono dinamiche simili: siccità, carburante naturale e vento, fattori che, in un contesto di riscaldamento globale, rendono ogni città potenzialmente vulnerabile al fuoco. “Il vento deciderà il destino di Los Angeles”, ha affermato Vaillant, aggiungendo che questo scenario riflette il nostro rapporto precario con la natura.

Homo flagrans: una nuova definizione per l’umanità

Un punto centrale dell’intervista di Namkung è stata la proposta di Vaillant di ridefinire l’essere umano come Homo flagrans – “l’uomo che brucia” – in contrapposizione al tradizionale Homo sapiens. Vaillant ha spiegato che questa nuova definizione caratterizza l’umanità non solo per la sua intelligenza, ma anche per la sua dipendenza dal fuoco e dall’energia derivata dalla combustione. “Viviamo in una società basata sul fuoco“, ha dichiarato, riferendosi al ruolo centrale del calore e della combustione nelle nostre vite quotidiane, dalle automobili agli elettrodomestici.

La vulnerabilità delle abitazioni moderne

Vaillant ha anche analizzato come la progettazione moderna delle abitazioni contribuisca all’intensificazione degli incendi. In particolare, ha evidenziato l’uso diffuso di materiali sintetici e derivati del petrolio, che rilasciano gas tossici e bruciano più velocemente rispetto ai materiali naturali tradizionali. Secondo Vaillant, questa dipendenza da materiali altamente infiammabili è un altro esempio di come la nostra società sia intrinsecamente legata al fuoco.



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Preparazione e responsabilità

Infine, John Vaillant ha discusso con Victoria Namkung le misure che possono essere adottate per ridurre il rischio di futuri incendi. Ha citato il programma canadese FireSmart, che prevede interventi preventivi come la rimozione di materiali infiammabili intorno alle abitazioni. Vaillant ha sottolineato che la preparazione deve andare di pari passo con un cambiamento radicale nel nostro rapporto con le risorse naturali e con il riconoscimento del costo reale delle nostre azioni.

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