Decreto Cam Strade: una norma attesa con rischio blocco opere dal 21 dicembre
Dal 21 dicembre 2024, il Decreto Cam Strade entrerà ufficialmente in vigore. Questa norma, ideata per promuovere l’economia circolare nelle infrastrutture stradali, stabilisce i criteri ambientali minimi (Cam) per progettazione, costruzione e manutenzione. Tuttavia, il Siteb, l’Associazione Strade Italiane e Bitumi, avverte del rischio di un blocco dei lavori, in particolare per le stazioni appaltanti medio-piccole, ancora impreparate ad adeguarsi ai nuovi requisiti.
Cosa prevede il Decreto Cam Strade
Il Decreto mira a:
- Favorire l’economia circolare attraverso il riciclo dei materiali stradali;
- Ridurre l’uso di fonti energetiche non rinnovabili;
- Incentivare tecnologie a basso impatto ambientale per costruzione e manutenzione.
Il presidente del Siteb, Alessandro Pesaresi, lo descrive come “un’opportunità per attuare principi di sostenibilità”, pur sottolineando le criticità legate alla sua imminente applicazione.
Le criticità evidenziate da Siteb
Nonostante l’importanza del Decreto, il Siteb segnala diversi problemi:
- Preparazione insufficiente delle stazioni appaltanti: molte, soprattutto quelle medio-piccole, non dispongono di risorse e competenze adeguate per rispettare i nuovi criteri.
- Applicazione uniforme dei Cam: l’obbligo si estende anche ai piccoli appalti, causando un incremento dei costi.
- Assenza di gradualità: il Siteb proponeva una fase iniziale limitata ai lavori sopra una certa soglia economica.
Pesaresi sottolinea che questa situazione potrebbe portare a un’accelerazione delle gare con vecchi criteri prima del 21 dicembre e a un blocco delle nuove gare.
Le azioni del Siteb e il futuro della norma
Per supportare l’applicazione del Decreto, il Siteb ha:
- Presentato un dossier al Ministero dell’Ambiente, con osservazioni sulle criticità;
- Avviato un programma di formazione nazionale, che coinvolgerà esperti del settore per aiutare le stazioni appaltanti ad adeguarsi alle nuove regole.
Queste iniziative mirano a garantire una transizione efficace verso l’applicazione del Decreto, riducendo i rischi di blocco dei lavori.
Il Decreto Cam Strade rappresenta un passo importante verso la sostenibilità nel settore infrastrutturale. Tuttavia, affinché questa transizione non si trasformi in un ostacolo, è essenziale fornire maggiore supporto informativo e risorse alle stazioni appaltanti meno strutturate. Il successo della norma dipenderà dalla capacità di bilanciare obiettivi ambientali e fattibilità operativa.
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