I delfini respirano microplastiche: nuova allarmante scoperta
Una recente ricerca pubblicata su PLOS One ha rivelato che i delfini tursiopi (Tursiops truncatus) respirano fibre di microplastica. Questo fenomeno è stato osservato nei delfini che vivono nelle baie di Sarasota, in Florida, e di Barataria, in Louisiana. Le particelle plastiche presenti nel loro respiro sono simili a quelle trovate nei polmoni umani, sollevando preoccupazioni per la salute dei delfini e, indirettamente, per la nostra.
Microplastiche: una presenza pervasiva
Le microplastiche si sono diffuse ovunque, non solo nei mari, ma anche nell’aria e persino nel respiro di animali marini come i delfini. Queste particelle microscopiche, che possono essere inalate o ingerite, rappresentano una seria minaccia per la salute sia degli esseri umani che degli animali.
Rischi per la salute dei delfini e degli esseri umani
Lo studio ha rilevato che le microplastiche espirate dai delfini hanno una composizione chimica simile a quelle trovate nei polmoni umani. Negli esseri umani, l’inalazione di queste particelle può provocare infiammazioni polmonari e altre patologie come polmonite, bronchite, e perfino danni a lungo termine come cicatrici nei tessuti e tumori. Anche i delfini, essendo mammiferi e respirando direttamente in superficie, potrebbero essere vulnerabili agli stessi effetti negativi.
Inoltre, le microplastiche contengono sostanze chimiche che possono interferire con la riproduzione, la salute cardiovascolare e le funzioni neurologiche. Gli scienziati ipotizzano che anche i delfini, vivendo in ambienti contaminati, potrebbero essere a rischio per le stesse problematiche.
Un indicatore per la salute degli ecosistemi marini
I delfini tursiopi sono predatori al vertice della catena alimentare e, con una vita che può durare decenni, offrono agli scienziati l’opportunità di comprendere meglio l’impatto degli inquinanti sugli ecosistemi marini. Poiché oltre il 40% della popolazione mondiale vive vicino alle coste, capire come l’inquinamento da plastica colpisce i delfini può fornire informazioni vitali anche per la salute umana.
La diffusione delle microplastiche: dove c’è plastica, ci sono problemi
Il problema delle microplastiche è globale. Non si trovano solo nelle aree urbanizzate, ma anche in regioni rurali e incontaminate. L’azione delle onde oceaniche e il vento contribuiscono alla dispersione delle microplastiche nell’atmosfera. In questo contesto, i delfini che vivono in aree diverse – sia urbane che naturali – sono stati esposti a questi inquinanti, ma non è ancora chiaro se esistano differenze significative tra i due tipi di habitat in termini di quantità e tipologia di plastica inalata.
Il metodo di studio: raccogliere campioni dai delfini
I campioni di respiro utilizzati nella ricerca sono stati raccolti da delfini selvatici durante valutazioni sanitarie condotte in collaborazione con il Brookfield Zoo di Chicago, il Sarasota Dolphin Research Program e altre istituzioni. Durante queste valutazioni, i ricercatori hanno posizionato un piattino di Petri o uno spirometro sopra lo sfiatatoio dei delfini per raccogliere il respiro. I frammenti di plastica sono stati successivamente analizzati in laboratorio con tecniche come la spettroscopia Raman, che ha confermato la presenza di microplastiche.
Cosa possiamo fare per combattere l’inquinamento da plastica
La scoperta delle microplastiche nel respiro dei delfini è un chiaro segnale di quanto pervasivo sia diventato l’inquinamento da plastica. Sebbene non siano ancora noti gli effetti a lungo termine di questo inquinamento, è evidente che la riduzione dell’uso della plastica e la il contrasto dell’ingresso negli oceani sono passi fondamentali per proteggere la salute degli animali marini e, di conseguenza, la nostra.
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