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Difficoltà di lettura per 60mila bambini a causa dell’inquinamento

Difficoltà di lettura per 60mila bambini a causa dell’inquinamento

Più di mezzo milione di bambini in Europa affronta difficoltà di lettura, mentre quasi 60.000 soffrono di problemi comportamentali. La causa? L’inquinamento acustico. È quanto emerge dal rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA), che sottolinea come oltre un europeo su cinque sia esposto a livelli di rumore dannosi per la salute a causa di trasporti stradali, ferroviari e aerei.

Gli effetti sulla salute dei più giovani

Secondo l’AEA, il rumore acustico da trasporti è una delle principali cause di danni alla salute in Europa, subito dopo l’inquinamento atmosferico. “Vivere in aree con alti livelli di rumore da trasporti aumenta il rischio di sviluppare problemi cardiovascolari, metabolici e mentali”, si legge nel rapporto.

Per i bambini, l’impatto è particolarmente preoccupante: “L’esposizione cronica al rumore dei trasporti durante l’infanzia, una fase cruciale per lo sviluppo, è associata a problemi cognitivi, di apprendimento e comportamentali.” Recenti studi suggeriscono anche una correlazione tra il rumore da traffico e l’ansia negli adolescenti, con effetti potenzialmente duraturi sulla salute mentale in età adulta.



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Numeri preoccupanti

Il rapporto stima che ogni anno circa 550.000 casi di difficoltà di lettura e 60.000 casi di problemi comportamentali tra i bambini europei siano legati all’inquinamento acustico. Di questi, l’84% è attribuibile al traffico stradale, mentre il resto deriva dal rumore ferroviario (15%) e aereo (1%). Tuttavia, l’AEA avverte che i dati potrebbero sottostimare il fenomeno, poiché non tutte le città monitorano il rumore in modo esaustivo. Le mappe acustiche spesso si concentrano sulle strade più trafficate, lasciando fuori aree residenziali dove i livelli di rumore possono comunque essere significativi.

Soluzioni per ridurre l’impatto

Ridurre l’esposizione dei bambini al rumore ambientale, soprattutto a casa e a scuola, può migliorare significativamente le loro capacità cognitive e il benessere generale. L’AEA propone un approccio integrato che include la pianificazione urbana e dei trasporti, con limitazioni del traffico nei centri urbani e abbassamento dei limiti di velocità. Suggerisce anche l’utilizzo di barriere naturali, come alberi e arbusti piantati intorno a scuole e abitazioni, per creare uno scudo contro il rumore. Inoltre, raccomanda l’adozione di tecnologie innovative, come pavimentazioni silenziose, pneumatici a bassa rumorosità e aerei meno rumorosi. Anche la progettazione degli edifici può giocare un ruolo cruciale, ad esempio costruendo scuole con finestre insonorizzate e orientando gli ambienti di studio lontano dalle fonti di rumore.

Obiettivi dell’Unione Europea

L’UE, attraverso il suo piano d’azione “Zero Pollution”, si pone l’obiettivo di ridurre del 30% entro il 2030 il numero di persone disturbate cronicamente dal rumore dei trasporti rispetto al 2017. Tuttavia, l’AEA avverte che, senza interventi più incisivi, tale obiettivo potrebbe non essere raggiunto.

L’inquinamento acustico non è solo un problema ambientale, ma una sfida per il benessere e lo sviluppo delle generazioni future. Intervenire ora significa garantire ai bambini un ambiente più sano e condizioni migliori per crescere e apprendere.

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