Diga foranea Genova: perché il nuovo decreto minaccia la vita del mare secondo Marevivo
Il Governo italiano ha recentemente approvato il decreto legge “Salva-diga”, che conferisce al Commissario straordinario, il sindaco di Genova Marco Bucci, la responsabilità esclusiva per i lavori della diga foranea. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra esperti e ambientalisti, poiché bypassa le valutazioni necessarie in materia di impatto ambientale, sia a livello regionale che nazionale.
Marevivo: le preoccupazioni per l’ecosistema marino
L’associazione Marevivo ha espresso da tempo perplessità riguardo al progetto della diga foranea. La mancanza di analisi scientifiche adeguate sui potenziali effetti dell’opera sull’ecosistema del Mediterraneo occidentale è motivo di forte preoccupazione. Non solo, ma è fondamentale condurre uno studio approfondito delle dinamiche oceanografiche prima di procedere con tali interventi.
I rischi associati alla diga foranea del porto di Genova
La diga, una delle opere più costose finanziate con i fondi del PNRR, è progettata per contribuire alla transizione ecologica. Tuttavia, la sua posizione, vicino a canyon sottomarini, potrebbe alterare i regimi correntizi del Golfo di Genova. Inoltre, la scelta dei materiali da utilizzare per riempire i cassoni già posati è critica. È stato proposto l’uso di inerti contaminati, che non possono essere smaltiti legalmente in quel modo. Qualora una mareggiata violenta dovesse ribaltare i cassoni, i materiali si riverserebbero in mare, causando danni irreparabili.
Procedura accelerata: un potenziale rischio ambientale
Il decreto “Salva-diga” accelera le procedure, rischiando di ignorare le prescrizioni delle normative ambientali vigenti. Inoltre, i decreti attuativi della Legge Salvamare non sono stati ancora emanati, mentre si sta procedendo con urgenza per decretare la fattibilità di interventi che potrebbero danneggiare l’integrità dell’ambiente marino.
L’appello alla responsabilità del Governo
“La scelta delle opere pubbliche prioritarie deve basarsi su una valutazione accurata della loro capacità di contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030. È cruciale che il Governo consideri il principio di “Do Not Significant Harm” (DNSH) per prevenire danni ambientali significativi”. Si legge in una nota a firma di Marevivo.
Marevivo non è contraria a opere che comportano costi ambientali, come le piattaforme eoliche offshore, a condizione che i benefici superino i costi ambientali. Pertanto, si richiede al Governo di valutare attentamente i costi ambientali legati a questo decreto, confrontandoli con i benefici e considerando modifiche necessarie durante la conversione in legge.
Un Futuro Sostenibile per il Mare
“È fondamentale che il Commissario Straordinario, Marco Bucci, valuti l’impatto della diga foranea sulla vita del mare e si adoperi per garantire un equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale. Solo così si potrà proteggere l’ecosistema marino e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire”. Conclude così Marevivo.
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