Direttiva europea Aria Pulita. Perché l’obiettivo 2030 deve essere rispettato
Il 14 ottobre 2024, i ministri dell’Ambiente dell’Unione Europea hanno approvato la direttiva riveduta sulla qualità dell’aria ambiente, un’importante tappa verso la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Questa legislazione, concordata in febbraio, aggiorna i limiti per i principali inquinanti, allineandosi alle più recenti raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per mitigare gli impatti devastanti dell’inquinamento sulla salute.
Un rischio per la salute di milioni di persone
L’inquinamento atmosferico è attualmente la principale minaccia ambientale per la salute in Europa, con il 97% della popolazione urbana che respira aria di qualità inferiore agli standard raccomandati. Le conseguenze sanitarie sono allarmanti: migliaia di morti premature ogni anno e miliardi di euro spesi in costi sanitari per malattie come asma, malattie cardiovascolari, ictus e cancro ai polmoni.
Anne Stauffer, vicedirettore di HEAL (Health and Environment Alliance), a cui aderisce anche ISDE Italia, accoglie con favore l’approvazione della direttiva, definendola “una pietra miliare” per la salute pubblica europea, ma evidenzia che il vero lavoro inizia ora. “Gli Stati membri devono agire con decisione per soddisfare i nuovi standard entro il 2030”, afferma Stauffer, sottolineando come una rapida attuazione porterà a miglioramenti immediati nella qualità dell’aria e nella salute della popolazione.
Obiettivi ambiziosi per il 2030 dopo la Direttiva Aria Pulita
La direttiva riveduta è parte integrante dell’ambizioso piano dell’UE per raggiungere l’obiettivo di “inquinamento zero”, che mira a ridurre del 55% le morti premature legate all’inquinamento atmosferico entro il 2030. Ciò richiederà l’impegno dei governi a non solo attuare rapidamente la nuova normativa, ma anche evitare ritardi o esenzioni che potrebbero compromettere i benefici attesi.
Costi umani e finanziari dell’inquinamento
Le malattie causate o aggravate dall’inquinamento atmosferico hanno un costo umano altissimo, incidendo anche su condizioni croniche come diabete, obesità e demenza. La qualità dell’aria influisce direttamente sulla salute del sistema nervoso, sullo sviluppo cerebrale e persino sui rischi di parto prematuro e basso peso alla nascita. Questi effetti non solo riducono la qualità della vita, ma comportano anche un enorme peso economico in termini di assistenza sanitaria e perdita di produttività.
Direttiva Aria Pulita: corsa contro il tempo verso il 2030
La nuova direttiva UE sulla qualità dell’aria rappresenta un’opportunità concreta per migliorare la salute pubblica in Europa. Tuttavia, l’efficacia di queste misure dipenderà dall’impegno degli Stati membri ad applicare rapidamente e rigorosamente i nuovi standard, senza dilazioni. Solo così sarà possibile garantire un’aria più pulita e un futuro più sano per tutti i cittadini europei.
Share this content: