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Donne e uomini sono ‘diversamente vulnerabili’ all’inquinamento

Donne e uomini sono ‘diversamente vulnerabili’ all’inquinamento

C’è una sorprendente disparità di genere tra donne e uomini nell’impatto dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità per malattie cerebrovascolari. A rivelarlo, recenti studi condotti da un team di ricercatori dell’Università di Shenyang, in Cina. L’analisi, che ha esaminato oltre 26.000 decessi registrati tra il 2014 e il 2017, ha evidenziato come, sebbene il numero totale di vittime sia maggiore tra gli uomini (57,79% dei decessi), le donne risultano più vulnerabili agli effetti letali dell’esposizione a inquinanti atmosferici, in particolare l’ozono (O3).



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I dati parlano chiaro

Lo studio ha analizzato l’associazione tra l’esposizione a lungo termine e breve termine all’ozono e alla mortalità per malattie cerebrovascolari, utilizzando dati meteorologici e sull’inquinamento. È emerso che un incremento di 10 µg/m³ di ozono è associato a un aumento della mortalità per malattie cerebrovascolari del 1,77% negli uomini, ma sorprendentemente del 2,74% nelle donne. Inoltre, la mortalità femminile è aumentata in modo significativo durante i mesi invernali, suggerendo che le variazioni stagionali nei livelli di ozono potrebbero influenzare diversamente i due sessi.

Stagionalità e vulnerabilità

Il pattern stagionale evidenziato dalla ricerca è significativo: le morti per malattie cerebrovascolari aumentano in modo marcato durante l’inverno, periodo in cui i livelli di ozono tendono a essere più alti. Le donne, in particolare, mostrano un tasso di mortalità più elevato rispetto agli uomini durante questo periodo critico. Questo dato invita a riflettere sulle possibili differenze biologiche e socio-comportamentali che potrebbero spiegare questa vulnerabilità.

Un appello alla ricerca

Questi risultati sottolineano l’urgenza di ulteriori ricerche sulle disparità di genere nell’impatto dell’inquinamento sulla salute. È fondamentale che le politiche sanitarie considerino queste differenze per garantire una protezione adeguata per tutti. Solo affrontando in modo specifico le vulnerabilità di genere potremo ridurre il carico di mortalità legato alle malattie cerebrovascolari e migliorare il benessere collettivo. Con l’urgente necessità di affrontare il problema dell’inquinamento atmosferico, questa ricerca offre un’importante base per future indagini e interventi politici mirati. La salute delle donne e degli uomini deve essere protetta in modo equo, tenendo conto delle loro diverse esigenze e vulnerabilità, secondo gli esperti.

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