Ricerca, il Progetto Aria punta a ridurre le emissioni odorigene dell’asfalto
Le emissioni odorigene dell’asfalto rappresentano un problema ambientale e sanitario durante la costruzione e la manutenzione delle strade. Per affrontare questa criticità, nasce il Progetto Aria, una ricerca congiunta tra l’Università di Parma e l’Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali del Cnr di Napoli, finanziata con 381.000 euro dai fondi PNRR Ecosister. L’obiettivo principale è identificare e ridurre le emissioni odorigene prodotte dall’Hot Mix Asphalt (HMA), utilizzato per la realizzazione delle pavimentazioni stradali.
Cosa sono le emissioni odorigene dell’asfalto?
Durante la produzione e la posa in opera dell’HMA, si liberano aerosol, vapori e gas di idrocarburi, tra cui composti organici volatili e idrocarburi policiclici aromatici. La percezione degli odori varia in base a diversi fattori, come le caratteristiche della sorgente, la dispersione atmosferica e la sensibilità individuale, rendendo difficile una misurazione oggettiva.
Come si possono ridurre le emissioni odorigene dell’asfalto?
Il Progetto Aria propone una soluzione innovativa: l’inserimento di additivi adsorbenti derivati dal riciclo di schiume poliuretaniche nelle miscele di asfalto. Questi materiali hanno il potenziale di intrappolare alcune delle sostanze responsabili delle emissioni odorigene, contribuendo sia alla riduzione degli odori sia alla promozione della circolarità dei materiali attraverso il loro riutilizzo.
Un approccio sperimentale e innovativo
La ricerca prevede sia attività di laboratorio nel Tunnel del vento dell’Università di Parma, noto come Fanny e finanziato dal PNRR nel progetto della Fondazione Ecosister, sia test sul campo in un impianto pilota di produzione di miscele.
Grazie a questo approccio, il Progetto Aria mira a individuare soluzioni concrete per migliorare la qualità dell’aria nell’ambiente produttivo e urbano, con un impatto positivo sulla salute pubblica e sull’ecosostenibilità del settore stradale.
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