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Energia e clima, Kyoto Club traccia la rotta verso il Green Deal Europeo

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Energia e clima, Kyoto Club traccia la rotta verso il Green Deal Europeo

“Davanti a noi abbiamo una sfida. La transizione dell’attuale modello economico ad alta intensità di
risorse verso un modello di sviluppo efficiente, rigenerativo, incentrato sulla decarbonizzazione
dell’economia e la bioeconomia circolare”. Lo ha affermato Catia Bastioli, Presidente uscente di Kyoto Club.

Kyoto Club ha presentato, in occasione del suo 25° Anniversario, le proprie proposte sul
PNIEC, con un approfondimento sul recente recepimento della Direttiva europea EPBD (Energy
Performance Buildings Directive), rinominata in Italia “Direttiva Case Green”, che rappresenta il
principale strumento giuridico della UE per la decarbonizzazione del patrimonio immobiliare degli
Stati membri.

Durante il convegno, il Gruppo di Lavoro “Efficienza energetica e Trasformazione Digitale” dell’Associazione, ha presentato il “Position paper di Kyoto Club per un’Italia verde e competitiva” frutto del lavoro del Gruppo.

“Solo vincendo questa sfida sarà possibile un’economia che crei di più con meno risorse e una società resiliente. Insieme a tecnologie, risorse e strumenti adeguati, abbiamo bisogno di un progetto comune, in grado di includere le diversità e di superare le divisioni. Questo cambio di mindset è essenziale ora.”. Ha sottolineato Bastioli.

Le priorità per energia e clima al 2030

L’aggiornamento da parte del Governo di queste ultime ore del Piano Nazionale Energia Clima (Pniec) definirà gli impegni energia-clima sull’orizzonte 2030. Il documento, infatti, indica gli obiettivi al 2030 e come raggiungerli per rispondere entro il 30 giugno alla chiamata dell’Unione europea.



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Come dimostrato nello studio della Banca d’Italia in risposta alla domanda chi paga? e
dal documento elaborato nell’ambito del progetto #Per un salto di classe, giunta alla sua quarta
revisione la Direttiva è un tassello fondamentale del Green Deal in quanto punta alla promozione
dell’efficienza energetica in edilizia e permette anche al nostro Paese di beneficiare di una strategia
di deep renovation del proprio costruito, con un beneficio economico e ambientale grazie alla
riduzione delle emissioni climalteranti.

Transizione ambientale e decarbonizzazione


“Siamo in un periodo decisivo per il futuro della nostra economia e delle nostre imprese”. Lo ha invece ha affermato Lara Ponti, Vicepresidente per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG di Confindustria. Quest’ultima ha poi aggiunto che “la transizione ambientale e la decarbonizzazione non sono solamente una necessità per la salvaguardia dell’ambiente, ma rappresentano una straordinaria opportunità per trasformare e rendere più competitive le nostre filiere produttive. Tuttavia, Confindustria ha stimato che solamente il Pacchetto Fit-For-55 richiederà investimenti da qui al 2030 pari a circa 1.100 Mld€. Si tratta di una sfida complessa ma che l’Europa non può lasciarsi sfuggire se vuole mantenere la leadership industriale nella transizione verso un’economia verde e sostenibile. Occorre, quindi, rafforzare e coordinare gli investimenti pubblici e privati all’interno di piani concreti e fattibili e che siano affiancati da strumenti e risorse adeguati, definire una visione chiara e strategica di Sistema Paese e mettere in campo politiche industriali di più lungo respiro in Italia e in Europa”.

Position Paper di Kyoto Club per un’Italia verde e competitiva


Il patrimonio immobiliare nazionale è uno dei più datati d’Europa. Grazie a una riqualificazione
dell’edilizia, puntando a edifici smart e a programmi come RePowerEU e, per il settore industriale,
Industria 5.0 la trasformazione digitale già in atto renderà possibile, con grandi vantaggi per la
competitività delle aziende italiane, la creazione di nuovi posti di lavoro e una nuova spinta
all’innovazione, raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione concordati a livello europeo.
Per dare serietà e consistenza a questi orizzonti verdi e in contrapposizione a fenomeni di
greenwashing, Kyoto Club, in particolare il Gruppo di lavoro Efficienza Energetica e Trasformazione Digitale, ha pensato di elaborare e rendere disponibile il “Position paper di Kyoto Club per un’Italia verde e competitiva”.

Laura Bruni, Coordinatrice del Gruppo di Lavoro di Kyoto Club e Direttore Affari Istituzionali e Alleanze Strategiche di Schneider Electric, ha presentato il manifesto di indirizzo per cogliere le opportunità della transizione energetica e digitale in modo efficace e sostenibile. “Ci piacerebbe che questo documento diventasse uno strumento agile per accompagnare le opportunità di innovazione legate al PNRR, al REpowerEU e al recepimento della direttiva EPBD con posizioni chiare e proposte operative”- ha dichiarato – “Ci auguriamo che questo position paper stimoli incontri politico – istituzionali e tavoli tematici, ma anche la replicabilità di esperienze a beneficio di cittadini, imprese, comunità”. Ha concluso così Laura Bruni.

Energia e clima: l’accelerazione dell’energia pulita

Gianni Silvestrini, Direttore scientifico di Kyoto Club, ha sottolineato che: “le fonti rinnovabili, grazie alla rapida riduzione dei costi, stanno vivendo una crescita rapidissima a livello mondiale. Nel 2023 sono stati installati 510 GW con un incremento del 50%, il maggiore tasso di crescita degli ultimi vent’anni. Anche l’Italia, dopo una lunga fase di stasi, negli ultimi due anni aveva ricominciato a correre. Alcuni recenti provvedimenti rischiano però di ostacolare questa ripresa.
Noi auspichiamo, invece, che il contributo dell’energia pulita acceleri, consentendo così di ridurre le
importazioni di metano, oltre ad avvantaggiare imprese e famiglie. E, ovviamente, contribuendo a
contrastare un’emergenza climatica che sta colpendo pesantemente anche il nostro paese”.

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Letizia Magaldi eletta Presidente Kyoto Club:

Nel corso dell’Assemblea dei Soci 2024 di Kyoto Club, che si è svolta oggi mercoledì 26 giugno a Roma presso lo Spazio Europa, gestito dall’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Letizia Magaldi, Vicepresidente di Magaldi Green Energy, è stata eletta Presidente dell’Associazione, dopo oltre dieci anni di Presidenza di Catia Bastioli, AD di Novamont SpA. A guidare l’Associazione, a cui aderiscono attualmente oltre 180 imprese, associazioni di aziende ed enti impegnati nel raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici e di quelli europei concordati con il Green Deal, è stata eletta per acclamazione Presidente di Kyoto Club la Vicepresidente di Magaldi Green Energy, Letizia Magaldi. Confermati i Vicepresidenti Gianluigi Angelantoni e Francesco Ferrante. “Desidero ringraziare il Consiglio direttivo di Kyoto Club per la fiducia riposta in me e per aver proposto all’Assemblea dei Soci la mia elezione. Grazie anche ai Rappresentanti di tutti gli Associati per il loro sostegno”, ha dichiarato Letizia Magaldi, Vicepresidente di Magaldi Green Energy. “La crisi climatica ci impone di agire per poter raggiungere i target europei di decarbonizzazione. La sfida ambientale è una priorità etica, ma è anche e soprattutto una opportunità di crescita economica. Lo sviluppo sostenibile è la risposta che dobbiamo al futuro ed è il migliore alleato per la competitività del nostro sistema industriale. Affronterò con entusiasmo e tenacia questo nuovo impegno, cooperando con le reti nazionali e internazionali di cui Kyoto Club fa parte e con i decisori politici, italiani ed europei, con i quali collaboriamo per la sostenibilità.”

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