Più impegno dei musicisti per salvare il pianeta, il sondaggio sui fan
Un sondaggio condotto da Planet Reimagined rivela che la maggior parte del pubblico vuole i musicisti coinvolti su tematiche legate al clima e al pianeta. Si chiama “Amplify: Building a Fan-Based Climate Movement” ed è il più recente progetto di ricerca e advocacy di Planet Reimagined. Il sondaggio approfondisce il ruolo della musica alla crisi climatica e la capacità di costituire una base per l’azione collettiva sul clima. Si pensi ai concerti, momento in cui artisti e fan condividono momenti unici ed emozionanti.
Musicisti e battaglie politico-sociali
Nel corso della storia, gli artisti hanno utilizzato il loro carisma per sostenere idee e movimenti sociali. Bob Dylan ha contribuito a generare l’opposizione alla guerra del Vietnam, “Strange Fruit” di Billie Holiday ha ispirato i militanti per i diritti civili e i giovani hanno protestato contro la violenza armata al ritmo di “Burn the House Down” degli AJR. Gli artisti musicali hanno il potenziale per essere testimonial credibili e incoraggiare i loro fan ad agire con determinazione per i cambiamenti climatici.
La forza persuasiva degli artisti
Potrebbe non risultare così evidente, ma la cantante Taylor Swift ha avuto un ruolo primario nelle liste elettorali negli Stati Uniti. Dopo aver incoraggiato i suoi follower su Instagram a partecipare alla Giornata Nazionale della Registrazione degli Elettori, Vote.org ha registrato il suo più grande picco di iscrizioni degli ultimi anni. “Ho sentito le vostre voci alzarsi”, ha scritto ai suoi fan. “E conosco la vostra potenza”. Ogni anno, milioni di appassionati si recano ai concerti in tutto il paese, partecipando a un’esperienza collettiva con i loro artisti preferiti e coetanei, alimentando un’industria da 30 miliardi di dollari.
Alla luce dell’emergenza climatica, Planet Reimagined si chiede: se gli artisti potessero fare qualcosa di più che intrattenere? Per affrontare questa sfida, Planet Reimagined ha collaborato con Climate Outreach, un’organizzazione no-profit con sede nel Regno Unito focalizzata sull’coinvolgimento del pubblico nei cambiamenti climatici. Insieme, hanno progettato uno studio per comprendere meglio come i fan percepiscano gli artisti che utilizzano attivamente la loro piattaforma per in questioni importanti. Grazie al supporto di Green Nation di Live Nation, Ticketmaster e REVERB, un’organizzazione no-profit con sede negli Stati Uniti che lavora per accelerare le azioni climatiche negli eventi musicali dal vivo, Planet Reimagined è stata in grado di inviare un sondaggio inedito a 350.000 fan della musica dal vivo negli Stati Uniti, tra cui fan di oltre 400 artisti di vari generi.
I risultati dell’indagine
Queste prime rilevazioni sono chiare: la maggior parte dei fan della musica è preoccupata dei cambiamenti climatici ed è pronta ad agire. Il settantadue percento dei fan della musica dal vivo ha dichiarato che i cambiamenti climatici sono una questione importante per loro personalmente. In confronto a un sondaggio nazionale condotto dall’Università di Yale (65%), questo nuovo studio indica che i fan della musica sono più propensi a preoccuparsi dei cambiamenti climatici rispetto alla popolazione generale.
Inoltre, la maggior parte di questi fan (78%) sta già intraprendendo azioni per il clima, che vanno dalla discussione della questione con familiari e amici alla partecipazione alle proteste. I dati suggeriscono che più i fan si impegnano sui cambiamenti climatici, più probabilmente prenderanno azioni future.
La maggior parte dei fan della musica vorrebbe vedere i propri artisti preferiti parlare dei cambiamenti climatici (53%). Coloro che lo fanno potrebbero persino essere considerati più ispiratori (40%), specialmente tra la maggioranza dei fan preoccupati per i cambiamenti climatici. Ancora più importante, se il proprio artista preferito chiedesse loro di agire per il clima, i fan sarebbero disposti ad agire. Ad esempio, 3 fan su 5 firmerebbero una petizione sui cambiamenti climatici, 2 su 5 farebbero volontariato con un’organizzazione e 1 su 4 parteciperebbe a una protesta. Oltre 250 milioni di persone che partecipano a spettacoli dal vivo negli Stati Uniti ogni anno, spostare anche solo l’1% dei fan ad agire creerebbe un movimento per il cambiamento interessante.
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