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Arriva il Primo Fiore Green con il sigillo di garanzia della produzione sostenibile

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Arriva il Primo Fiore Green con il sigillo di garanzia della produzione sostenibile

Il settore florovivaistico italiano compie un passo importante verso la sostenibilità con l’introduzione del primo fiore green, contrassegnato dal sigillo “Firmato dagli agricoltori italiani” (Fdai). Questo nuovo marchio rappresenta una garanzia di qualità, trasparenza e sostenibilità lungo l’intera filiera produttiva, dal seme alla pianta pronta per essere venduta. L’obiettivo di Coldiretti è quello di estendere questo sigillo agli altri settori della produzione agricola, rendendo la sostenibilità un valore condiviso anche nel mondo dei fiori.

La sostenibilità al centro della produzione florovivaistica

Il fiore green si distingue per l’adozione di pratiche agricole che rispondono alle necessità ambientali, riducendo l’impatto ecologico delle coltivazioni. Una delle soluzioni più innovative è l’utilizzo delle biomasse per il riscaldamento delle serre, riducendo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali. Accanto a questa pratica, gli impianti fotovoltaici vengono sfruttati per alimentare il sistema di rinfrescamento delle piante, garantendo una gestione energetica ottimizzata.

Inoltre, l’adozione del sistema flusso/riflusso permette di risparmiare acqua, fondamentale in un contesto in cui la gestione delle risorse idriche è sempre più critica. Questo sistema ottimizza il consumo d’acqua nelle serre, evitando sprechi e garantendo una crescita sana delle piante senza compromettere l’ambiente circostante.

Materiali a Km Zero e Innovazioni nel Packaging

Un altro aspetto fondamentale del fiore green riguarda l’utilizzo di materiali a km zero per la produzione dei vasi. Il substrato di terra per i vasi viene arricchito con materiale legnoso a km zero, riducendo così l’uso della torba e della fibra di cocco, materiali non sempre sostenibili. Inoltre, grazie alla collaborazione con Novamont, è in corso una sperimentazione per produrre vasi compostabili realizzati con mater bi, una bioplastica ricavata dal mais. Questa innovazione contribuisce a ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, consentendo una gestione più eco-friendly dell’intero ciclo di vita del fiore.

Il Fiore Green come modello di sostenibilità

Il fiore green non rappresenta solo un prodotto di alta qualità, ma è anche un esempio di come il florovivaismo italiano stia diventando un modello di sostenibilità a livello europeo e mondiale. Grazie a queste innovazioni, l’Italia si conferma leader nel settore, dimostrando che è possibile unire tradizione agricola e modernità in chiave eco-sostenibile.

Oltre a essere un elemento di bellezza, i fiori giocano anche un ruolo fondamentale nella salute dei cittadini, in particolare nelle aree urbane. Le piante, infatti, contribuiscono a migliorare la qualità dell’aria, assorbendo CO2 e riducendo l’inquinamento atmosferico. Questi benefici, che si riflettono in un ambiente più sano, sono ulteriormente valorizzati dalla crescita di un settore florovivaistico sempre più rispettoso dell’ambiente.



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Sostenibilità e qualità: garanzia per il futuro

Con l’introduzione del sigillo Fdai, Coldiretti si impegna a garantire che ogni fiore prodotto rispetti rigorosi standard di sostenibilità e trasparenza. Questo sigillo assicura che ogni fase della produzione, dalla coltivazione alla commercializzazione, rispetti principi di etica e giustizia economica. Il consumatore, scegliendo un fiore green, può essere certo di acquistare un prodotto che rispetta l’ambiente, le persone e il territorio.

Concludendo, il fiore green rappresenta una vera e propria rivoluzione nel florovivaismo, dimostrando che anche nel settore della floricoltura è possibile conciliare innovazione, qualità e sostenibilità. Un passo importante per il futuro dell’agricoltura italiana e per la tutela dell’ambiente.

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