Giornata Mondiale degli Animali. Perché quest’anno è così triste
Oggi, 4 ottobre, San Francesco d’Assisi, si celebra la Giornata Mondiale degli Animali. Un’occasione per ricordare quanto sia importante la vita in ogni sua forma e quanto la nostra stessa esistenza dipenda dagli equilibri naturali garantiti solo dalla presenza delle specie selvatiche che con noi condividono il pianeta.
“Questa giornata – fanno notare dal Wwf – cade purtroppo in un periodo storico triste per la biodiversità. Mentre in Abruzzo la Regione si appresta ad abbattere quasi 500 cervi nonostante l’indignazione generale e gli appelli di migliaia di cittadini, nei giorni scorsi la maggioranza degli Stati membri dell’Unione Europea ha espresso parere favorevole a declassare lo stato di protezione del lupo nell’ambito della Convenzione di Berna”.
Dal cervo al lupo: perché la Giornata degli Animali deve far riflettere sul triste periodo della biodiversità
Centinaia di migliaia di cittadini e oltre 300 organizzazioni, insieme al mondo scientifico, hanno sottolineato come l’unica soluzione per una coesistenza duratura sia investire nella prevenzione. Ma la politica sembra essere sorda ed ha intrapreso una strada pericolosa, cedendo a chi vende l’abbassamento della protezione del lupo e la possibilità di abbattimenti come unica soluzione al conflitto tra il predatore e le attività economiche.
I dati più recenti dimostrano come il lupo non sia il principale problema per il settore zootecnico a livello europeo. Nel territorio dell’Unione europea il lupo è responsabile delle predazioni sullo 0,06% dei capi di bestiame europei. Numeri che evidenziano come la specie, seppure possa avere un impatto elevato su singole aziende che non investono nella prevenzione, non rappresenti il principale problema da risolvere per gli allevatori. Promettere false soluzioni avrà come vittima il lupo e gli allevatori stessi.
L’importanza del lupo: al vertice della catena alimentare per regolare la densità di altre specie
Il lupo rappresenta una specie-chiave: come altri grandi carnivori occupa il vertice della catena alimentare, ed è in grado di regolare le densità di altre specie come gli ungulati e persino le nutrie, migliorando gli equilibri naturali e garantendo la salute dei nostri ecosistemi.
Nel secolo scorso il lupo era stato portato sull’orlo dell’estinzione dalla persecuzione umana. Se oggi si contano circa 20.000 esemplari in Europa, e più di 3.300 in Italia, si deve a campagne di conservazione che hanno cambiato la storia di questa specie.
Già nel 1973 il WWF Italia lanciava l’Operazione S. Francesco, campagna pioneristica che ha cambiato l’immagine del lupo e ha migliorato la percezione sociale di questo animale iconico. Se lo stato di protezione del lupo verrà declassato si rischia di vanificare decenni di sforzi per promuovere una coesistenza pacifica tra uomo e grandi carnivori e di avviarci su strade lontane da quelle indicate dalla scienza. Un arretramento culturale inaccettabile, in un periodo storico che invece dovrebbe portare a mettere al centro delle politiche nazionali e internazionali la conservazione della natura e della biodiversità come valore condiviso imprescindibile per il nostro futuro.
La difficile coesistenza tra uomo e grandi carnivori ed i progetti del Wwf
Il declassamento dello stato di protezione del lupo si inserisce in un periodo storico complicato per la coesistenza tra uomo e grandi carnivori. Per questo il WWF Italia è impegnato in prima linea anche su specie come l’orso bruno e la lince.
Con il Progetto Orso 2×50 il WWF è impegnato nel migliorare la coesistenza tra orso bruno marsicano e comunità locali e nel mitigare i rischi di mortalità nelle aree di espansione. Per la lince il WWF è partner del progetto Ulyca2, che sta riportando la lince nelle Alpi Giulie italiane. Dal 2023 sono già 6 gli individui traslocati in quest’area, che rappresenta un corridoio fondamentale per connettere le popolazioni dinariche a quella delle Alpi occidentali e per dare un futuro al felino più grande d’Europa. La Giornata mondiale degli animali è un’occasione per riflettere sul valore ecologico, culturale ed etico degli animali. La nostra esistenza è direttamente connessa con quella delle altre specie. Conservare e salvaguardare la biodiversità significa garantire un futuro anche a noi stessi.
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