Giornata Mondiale Vegan 2024: il 60% degli italiani sceglie di ridurre la carne
Il 1° novembre non celebra solo la festa di Ognissanti, ma anche la Giornata Mondiale Vegan, un’occasione importante per riflettere su scelte alimentari e stili di vita sempre più attenti alla sostenibilità e alla salute. Secondo i dati, quasi il 60% degli italiani sta riducendo il consumo di carne, rendendo il nostro Paese uno dei più attenti in Europa al rispetto ambientale e alla tutela del benessere animale.
La dieta vegana e l’impatto sul Pianeta: la campagna Wwf
Il WWF Italia, con la sua campagna “Our Future,” evidenzia come le scelte alimentari possano ridurre drasticamente l’impatto ambientale: una dieta vegana consuma circa la metà dell’acqua dolce, produce un quarto delle emissioni di gas serra e sfrutta un quarto del suolo rispetto a una dieta onnivora. Questo si traduce in benefici tangibili per il Pianeta, specialmente considerando il crescente impatto delle produzioni intensive di carne, spesso legate alla deforestazione e al consumo eccessivo di risorse idriche.
La crescita del mercato vegan in Italia
Con il 10% della popolazione che si identifica come vegetariana o vegana e un mercato di prodotti a base vegetale in costante crescita, il veganismo si è ormai trasformato in una tendenza diffusa. Secondo un’indagine europea, oltre la metà degli italiani sta riducendo il consumo di carne per motivi legati alla salute (47%), al benessere degli animali (29%) e alla sostenibilità ambientale (26%).
Vantaggi per la salute di una dieta vegana bilanciata
Diversi studi, tra cui il Living Planet Report 2024 del WWF, dimostrano che una dieta ricca di fibre, antiossidanti e fitonutrienti e con una bassa quantità di grassi saturi può prevenire patologie croniche come diabete e ipertensione. La dieta vegana, se bilanciata e integrata con nutrienti chiave come la vitamina B12, può ridurre i rischi per la salute e migliorare il microbiota intestinale.
“La dieta vegana non è solo un modo per rispettare l’ambiente, ma anche per migliorare la nostra salute”, commenta Domenicantonio Galatà, Presidente dell’AINC (Associazione Italiana Nutrizionisti in Cucina).
Oltre la tavola: un approccio vegan globale
Il veganismo coinvolge anche altri settori come abbigliamento e cosmetica. L’utilizzo di materiali animali in cosmetica e moda, ad esempio, può comportare elevati costi ambientali. Alcuni prodotti, come la gelatina o la pelle, derivano da animali e rappresentano un rischio per la biodiversità, soprattutto in aree come l’Amazzonia. L’industria automobilistica, ad esempio, è uno dei maggiori consumatori di pelle a livello mondiale, alimentando indirettamente la deforestazione.
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