Il pericolo nascosto dei fornelli a gas: migliaia di morti in Europa ogni anno
Secondo una ricerca della Scuola di Scienze della Salute dell’Università Jaume I in Spagna, circa 39.959 europei perdono la vita prematuramente ogni anno a causa dell’inquinamento causato dai fornelli a gas. I ricercatori hanno rilevato che, in metà delle case europee, le emissioni di questi apparecchi superano i limiti di sicurezza stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Paesi come Italia, Polonia, Romania, Francia e Regno Unito risultano particolarmente colpiti, poiché più famiglie usano abitualmente cucine a gas, spesso in abitazioni con ventilazione insufficiente.
Nitrogeno e pericoli per la salute
Il team di ricerca ha concentrato l’attenzione sul biossido di azoto (NO₂), un inquinante prodotto dai fornelli a gas e ben noto agli epidemiologi per i suoi effetti nocivi sulla salute. Combinando dati su livelli di NO₂ interni ed esterni, i ricercatori hanno creato una mappa europea delle concentrazioni di NO₂ nelle case con fornelli a gas, dimostrando che l’inquinamento esterno e quello interno si sommano, superando spesso i limiti di sicurezza.
Secondo la ricercatrice principale, la dottoressa Juana Maria Delgado-Saborit, “sin dal 1978 sapevamo che le cucine a gas generano livelli di NO₂ molto più alti rispetto a quelle elettriche, ma solo ora possiamo quantificare il numero di vite che questo fenomeno accorcia. I nostri modelli mostrano che il problema è molto più grave di quanto pensassimo”.
Un rischio per la salute pubblica sottostimato
Il costo umano dell’inquinamento da fornelli a gas potrebbe essere ben superiore a quanto stimato, poiché alcuni dati e sostanze inquinanti come benzene e formaldeide non sono stati inclusi nello studio. Utilizzando un metodo meno preciso, i ricercatori stimano che i fornelli a gas potrebbero causare circa 367.000 casi di asma tra i bambini e 726.000 casi totali in tutta Europa ogni anno.
Una sfida per la qualità dell’aria nelle case
In Europa, un terzo delle famiglie cucina con il gas, che emette non solo NO₂ ma anche metano, un potente gas serra, anche quando il fornello è spento. Con l’aumento del tempo trascorso in ambienti chiusi e l’isolamento termico sempre più efficace degli edifici, la qualità dell’aria interna diventa una questione urgente. Nonostante la riduzione dell’inquinamento da NO₂ esterno grazie alle norme sui veicoli e alle nuove tecnologie, i livelli di fondo continuano a contribuire all’innalzamento dell’inquinamento indoor.
Richieste di azione dell’Unione Europea e della European Public Health Alliance (EPHA)
Attualmente, l’UE non dispone di standard specifici per la qualità dell’aria indoor e gli strumenti legislativi per affrontare il problema sono frammentati. La European Public Health Alliance (EPHA) sta collaborando con l’Università Jaume I per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una legislazione più severa sulle cucine a gas. Tra le misure proposte ci sono limiti alle emissioni per i fornelli a gas, incentivi economici per passare a metodi di cottura più puliti, e campagne informative sui rischi dell’uso di combustibili in ambienti chiusi.
Sara Bertucci, responsabile delle politiche di salute globale di EPHA, ha sottolineato che “come con le sigarette, i rischi dei fornelli a gas sono stati spesso sottovalutati. Ora, con queste evidenze, i governi dovrebbero intervenire per aiutarci a ‘smettere’, proprio come hanno fatto con il fumo”.
Prospettive future: una transizione verso un’aria più pulita
L’UE sta considerando nuove regolamentazioni sui fornelli a gas che potrebbero includere limiti più severi di NO₂ e incentivi per promuovere alternative meno inquinanti. La ricerca suggerisce che è urgente agire, adottando misure concrete per migliorare la qualità dell’aria nelle case europee e tutelare la salute dei cittadini.
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