Incendio in una discarica abusiva ad Ardea, la nube verso Roma. Pericolo diossina in circolo
Intorno alle 5 di mattina dell’8 aprile, un grande incendio è divampato nella cittadina di Ardea, in provincia di Roma, in quella che era conosciuta dai residenti come una discarica abusiva in via Montagnano. Si è sollevata una grande nube nera dal rogo di rifiuti e pneumatici che si trovavano irregolarmente sul posto, visibile sul litorale, dai Castelli e dal sud della Capitale.
Ora la coltre sta viaggiando verso Pomezia, Marino e Castel Gandolfo, dove si raccomanda agli abitanti di tenere chiuse porte e finestre per evitare l’inquinamento da polveri trasportate e l’odore acre di gomma e plastica bruciata. Sul posto sono presenti tre squadre di vigili del fuoco con due autobotti. Presenti anche Carabinieri e Arpa, per valutare il danno ambientale.
Aperta un’indagine: la discarica non era stata bonificata
Pur se non è ancora chiara l’origine dell’incendio, del terreno si sa che è di proprietà di un imprenditore deceduto già titolare di Eco-x (Roma Today), una discarica bruciata nel 2017, e che ora sarebbe in custodia ad altre persone. La zona doveva essere bonificata ma non è mai successo e, nel tempo, con i continui accumuli si era trasformata in una discarica abusiva. La Procura di Velletri ha aperto un’indagine iniziando con il reato di incendio.
Il sindaco di Ardea Fabrizio Cremonini ha specificato: “Si raccomanda alla popolazione residente nelle zone limitrofe di tenere le finestre chiuse, proteggendo le vie respiratorie specie per i soggetti con fragilità e maggiormente esposti”.
Le protesta dal Comitato: “Lo diciamo dal 2021”
Una grande protesta si è levata dal Comitato cittadino UST, che già dal 2021 aveva denunciato la necessità di bonificare quel territorio, una vera “bomba a orologeria”. “Ci siamo svegliata – scrivono su Facebook – con un incendio velenoso. La coltre di fumi carichi di diossina e chissà cosa altro si sta dirigendo da qualche ora verso Roma. Le denunce inascoltate hanno dei responsabili? Per ora il comitato UST ha contattato il sindaco di Ardea, chiedendo di attivare immediatamente i controlli degli enti preposti. Per quanto possibile evitate di esporvi a questi fumi”.
I rischi per la salute
I pericoli di un evento come questo sono molto vasti in quanto l’aria contaminata viaggia a grande velocità e si distribuisce su porzioni ben più vaste di quella da cui l’incendio si propaga. I rischi per chi soffre di problematiche polmonari o di disturbi al sistema immunitario sono più grandi di quelli calcolabili a primo impatto e possono riproporsi anche mesi dopo l’evento.
Proprio per questo è da subito stata coinvolta l’ASL Roma 6 accanto alle autorità e ha subito invitato la popolazione coinvolta dal viaggio della nube a fare solo gli spostamenti necessari. Intanto, hanno fatto sapere “il personale Arpa Lazio ha istallato una centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria“. “In attesa degli esiti delle indagini analitiche condotte – proseguono dall’ASL Roma 6 – verranno a breve fornite ai sindaci dei Comuni presumibilmente interessati le seguenti indicazioni preliminari a tutela della salute della popolazione laddove sia visibile il fumo e l’odore dovesse essere intenso: tenere chiuse porte e finestre, limitare gli spostamenti allo stretto necessario, lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria”.
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