Indice Clima: a Bari il migliore, Caserta all’ultimo posto
L’Italia sta vivendo anni segnati da eventi climatici estremi, con un aumento delle ondate di calore, precipitazioni intense e temperature estreme. Secondo l’indice del clima per il 2024 elaborato dal Sole24 Ore, il nostro paese sta sperimentando una crescente incidenza di fenomeni estremi, tra cui picchi di caldo, notti tropicali e giorni di aria stagnante. In particolare, il numero delle ondate di calore è aumentato drasticamente, con l’Italia settentrionale che ha registrato ben 8 ondate in più rispetto al 2010, raggiungendo un totale di 52,3 giorni di caldo consecutivo.
La classifica: Bari al top, chiude Caserta
Nonostante le condizioni climatiche difficili, alcune città riescono a mantenere un clima relativamente più favorevole. Secondo il report del Sole24 Ore, nel 2024 la città con il miglior clima in Italia è stata Bari, seguita da Barletta, Pescara e Livorno. Queste città sono riuscite a bilanciare in modo ottimale fattori come le temperature estive, la qualità dell’aria e la frequenza delle precipitazioni.Tuttavia, non tutte le città hanno goduto dello stesso favore climatico. Caserta è risultata essere all’ultimo posto nella classifica, seguita da Belluno, Benevento e Reggio Emilia, che hanno registrato temperature più estreme e minore salubrità dell’aria.
Le grandi città: il divario tra nord e sud
Le città del Nord come Venezia, Cagliari, e Napoli occupano posizioni più favorevoli, ma Bologna, Milano e Firenze si trovano nella seconda metà della classifica, rispettivamente al 74°, 77° e 78° posto. Roma invece è al 47esimo posto. Questo riflette le sfide climatiche specifiche di ciascuna zona: al Nord si registrano più ondate di calore, mentre al Centro e al Sud si osservano fenomeni di caldo estremo più frequenti.
Fenomeni estremi
Uno degli aspetti più preoccupanti emersi nel 2024 è il cambiamento nel regime delle precipitazioni. “Piove meno, ma più forte”. Le precipitazioni stanno diventando più intense, ma meno frequenti. Questo porta a fenomeni di alluvioni improvvise, come quelle che hanno colpito l’Emilia-Romagna a settembre 2024, dove in sole 24 ore sono caduti circa 285 mm di pioggia.
Inoltre, le ondate di calore sono in aumento, soprattutto al Nord, dove il numero di giorni con temperature superiori a 35 gradi è passato da 1,9 giorni nel 2010 a oltre 11 giorni all’anno. Questo è accompagnato da un aumento delle notti tropicali, con 80 notti tropicali all’anno nelle città del Nord, un aumento di ben 36 notti rispetto a 15 anni fa.
L’influenza degli anticicloni
Un altro dato rilevante riguarda la circolazione atmosferica. Gli anticicloni più duraturi stanno riducendo la circolazione dell’aria, portando a periodi di aria stagnante che influiscono negativamente sulla qualità dell’aria. Quando le condizioni sono favorevoli alla stagnazione (piogge sotto 1 mm al giorno, vento medio sotto i 5 km/h e nebbia assente), la dispersione degli inquinanti diventa più difficile, aumentando il rischio di inquinamento atmosferico. Le città con maggiore aria stagnante sono principalmente quelle del Nord, come Torino, mentre le città di mare come Ancona godono di una migliore circolazione dell’aria. Questo fenomeno sta diventando sempre più evidente, con un aumento dei giorni di aria stagnante in media, che superano i 70 giorni all’anno in molte località italiane.
I primati meteo: Agrigento e Belluno
Alcuni primati climatici locali mostrano i contrastanti effetti del clima in Italia. Agrigento si distingue per il maggior numero di ore di sole al giorno (9,2 ore), mentre Belluno è agli antipodi, con solo 6,7 ore di sole al giorno. Belluno si trova anche in fondo alla classifica per umidità relativa, con ben 260 giorni all’anno fuori dal comfort climatico. Al contrario, Palermo registra il maggior numero di notti tropicali, con 137 notti tropicali all’anno, mentre Venezia eccelle per il minor numero di picchi di caldo estremo, con soli 0,4 giorni sopra i 35 gradi.
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