L’inquinamento dell’aria alimenta l’antibiotico resistenza
L’esposizione all’inquinamento atmosferico potrebbe essere alla base di un aumento ingiustificato dell’uso di antibiotici, contribuendo al pericoloso fenomeno dell’ antibiotico resistenza. È quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA Network Open. Il lavoro ha indagato il legame tra brevi esposizioni a inquinanti come il particolato fine (PM10 e PM2.5) e il biossido di azoto (NO2), e il consumo di antibiotici in seguito a sintomi respiratori.
I ricercatori hanno scoperto che l’inquinamento atmosferico induce sintomi respiratori acuti, spingendo i pazienti a rivolgersi ai medici. Tuttavia, questi sintomi sono spesso erroneamente diagnosticati come infezioni batteriche, portando a prescrizioni non necessarie di antibiotici. Questa pratica potrebbe accelerare la diffusione dell’ antibiotico resistenza, uno dei più gravi problemi di salute pubblica a livello globale.
Diagnosi errate e uso eccessivo di antibiotici
Lo studio ha rivelato che particelle come PM10 e NO2 causano un aumento immediato delle consultazioni sanitarie. Mentre il PM2.5 ha un effetto ritardato, con un picco di sintomi respiratori alcuni giorni dopo l’esposizione. Questi sintomi vengono frequentemente trattati con antibiotici, nonostante siano spesso dovuti a irritazioni causate dagli inquinanti piuttosto che a infezioni batteriche reali.
Un rischio per la salute globale
L’uso improprio di antibiotici è uno dei principali fattori che contribuiscono all’ antibiotico resistenza, una minaccia che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato tra le più gravi emergenze sanitarie globali. Nel 2019, quasi 5 milioni di decessi sono stati associati a infezioni da batteri resistenti, e le proiezioni indicano che entro il 2050 questo numero potrebbe salire a 10 milioni di morti all’anno.
Lo studio evidenzia come l’inquinamento atmosferico possa essere un fattore determinante nell’uso eccessivo di antibiotici, con potenziali conseguenze devastanti per la salute globale.
Implicazioni politiche e sanitarie
I ricercatori sollecitano azioni per migliorare la qualità dell’aria e promuovere diagnosi più accurate nelle malattie respiratorie legate all’inquinamento. Le autorità sanitarie devono adottare politiche mirate a ridurre l’inquinamento atmosferico, proteggere la popolazione da malattie respiratorie evitabili e limitare l’abuso di antibiotici, rallentando così la resistenza agli antibiotici.
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