Inquinamento aria: Italia migliora. Ma per Sima “la strada è ancora lunga”
I dati sull’inquinamento atmosferico resi noti dal Kyoto Club e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) presentano un quadro incoraggiante per le città italiana. Tuttavia, la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) avverte che la strada verso un’aria realmente pulita è ancora lunga. Ogni anno, in Italia, l’inquinamento atmosferico è responsabile di ben 63mila decessi.
Troppe morti causate dall’inquinamento
“Le cifre del rapporto ‘MobilitAria’ dimostrano chiaramente che le azioni intraprese a livello statale e dalle amministrazioni locali in direzione della mobilità sostenibile, dell’efficientamento energetico degli edifici e degli incentivi green stanno producendo risultati tangibili”, afferma Alessandro Miani, presidente di Sima. “Tuttavia, l’Italia resta il Paese europeo con il maggior numero di decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico, secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente“. Miani ha sottolineato che le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di questi decessi, con eventi coronarici e infarto miocardico acuto che contano 9.000 morti ogni anno, e ictus cerebrali che ne causano altri 12.000. Anche le patologie respiratorie non sono da meno, con 7.000 decessi prematuri annuali.
La proposta degli esperti Sima
Sima propone un piano innovativo per combattere lo smog partendo dagli edifici urbani. “Abbiamo suggerito al Governo di mitigare gli effetti nocivi dello smog attraverso incentivi che facilitino interventi di rivestimento delle superfici murarie e vetrate con un ‘coating’ fotocatalitico al biossido di titanio a base etanolo. Studi scientifici hanno dimostrato che questo rivestimento, attivato dalla luce naturale, può decomporre e ridurre gli inquinanti atmosferici“, conclude Miani.
Nonostante i progressi, i numeri rivelano che l’inquinamento resta un problema grave e pressante. La mobilità sostenibile e l’efficientamento energetico sono passi nella giusta direzione, ma è evidente che sono necessarie ulteriori misure per proteggere la salute pubblica e ridurre il numero di decessi prematuri. La proposta di Sima potrebbe rappresentare una delle soluzioni innovative per affrontare efficacemente questo problema, ma la sua attuazione richiederà l’impegno congiunto delle autorità, delle comunità locali e dei cittadini.
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