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Inquinamento dell’aria: quali sono le azioni dell’UE per ridurlo?

Green Deal

Inquinamento dell’aria: quali sono le azioni dell’UE per ridurlo?

La qualità dell’aria influisce direttamente sulla salute delle persone, come evidente da numerosi studi scientifici. Quali sono attualmente le principali azioni dell’UE per ridurlo? E’ noto che l’inquinamento atmosferico può causare malattie respiratorie e cardiovascolari, diabete e cancro. Inoltre, gli effetti devastanti si estendono alla biodiversità, avvelenando colture e foreste e causando significative perdite economiche. Ecco come l’Europa ha deciso di agire.

Obiettivo Zero Inquinamento dell’UE

Come parte delle azioni UE, fondamentale è l’obiettivo Zero Inquinamento delineata nel Green Deal europeo. Con questo provvedimento, il Parlamento Europeo ha adottato standard di qualità dell’aria più severi con obiettivi per gli inquinanti particolati. L’obiettivo è proteggere sia la salute umana che l’ambiente, riducendo i livelli di inquinamento a un punto tale da non essere più dannosi.

Costi sanitari dell’inquinamento dell’aria

L’aria è stata inquinata per decenni da diossido di azoto, ozono e particolato, con concentrazioni più elevate nelle aree urbane popolate. Nel 2020, il 96% delle persone nelle città europee è stato esposto a concentrazioni di particelle fini superiori alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.



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Particolato

Il particolato si riferisce a minuscole particelle o goccioline che, essendo più piccole di un capello, possono entrare nel flusso sanguigno attraverso la respirazione. Queste particelle possono includere sostanze chimiche organiche, polvere, fuliggine e metalli. L’esposizione cronica può portare a malattie respiratorie e cardiovascolari letali e può anche causare il cancro. Nel 2020, l’esposizione al particolato con un diametro inferiore a 2,5 micron ha causato la morte prematura di almeno 238.000 persone nell’UE.

Diossido di Azoto

Il diossido di azoto è un composto chimico generato nei motori, specialmente nei motori diesel. L’esposizione riduce la resistenza alle infezioni ed è associata a un aumento delle malattie respiratorie croniche e all’invecchiamento precoce dei polmoni. Nel 2020, l’inquinamento da diossido di azoto ha causato 49.000 morti premature nell’UE.

Ozono

Respirare ozono può irritare gli occhi, le vie respiratorie e le mucose. È particolarmente pericoloso per chi soffre di asma e può essere fatale in caso di condizioni respiratorie e cardiovascolari croniche. Nel 2020, 24.000 persone hanno perso la vita prematuramente nell’UE a causa dell’esposizione all’ozono.

Perdita di biodiversità

Secondo un’analisi dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, il 59% delle foreste e il 6% delle terre agricole in Europa sono stati esposti a livelli nocivi di ozono nel 2020. Le perdite economiche dovute all’impatto sulle rese del grano ammontavano a circa 1,4 miliardi di euro in 35 paesi europei nel 2019. Le maggiori perdite sono state registrate in Francia, Germania, Polonia e Turchia.

Fonti di inquinamento

Più della metà delle emissioni di particolato proviene da combustibili solidi usati per il riscaldamento. I settori residenziale, commerciale e istituzionale sono le principali fonti di inquinamento da particolato in Europa. L’agricoltura è un altro grande inquinatore, responsabile del 94% delle emissioni di ammoniaca, mentre il trasporto su strada è responsabile del 37% delle emissioni di ossido di azoto e l’agricoltura del 19%.

Piano d’Azione Zero Inquinamento

Il Piano Zero Inquinamento dell’UE contribuisce all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. Nell’ambito del Green Deal europeo, l’UE ha fissato l’obiettivo di ridurre l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo entro il 2050 a livelli che non siano più dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali. Il piano definisce una serie di obiettivi per raggiungere questo scopo entro il 2030:

  • Ridurre le morti premature causate dall’inquinamento dell’aria di oltre il 55%.
  • Ridurre del 25% gli ecosistemi dell’UE dove l’inquinamento dell’aria minaccia la biodiversità.
  • Ridurre del 50% i rifiuti di plastica nei mari e del 30% le microplastiche rilasciate nell’ambiente.

Limiti più stretti per diversi inquinanti

Nell’aprile 2024, il Parlamento Europeo ha adottato nuove regole per migliorare la qualità dell’aria nell’UE. La legge fissa obiettivi più severi per diversi inquinanti, tra cui particolato, diossido di azoto, anidride solforosa e ozono, per garantire che la qualità dell’aria nell’UE sia meno dannosa per la salute umana, gli ecosistemi naturali e la biodiversità.

Monitoraggio e revisione degli standard

I paesi dell’UE dovranno anche monitorare gli inquinanti che hanno dimostrato di avere un impatto negativo sulla salute e sull’ambiente, come particelle ultrafini, carbonio nero, mercurio e ammoniaca, dove è probabile che si verifichino alte concentrazioni. La Commissione dovrebbe rivedere gli standard dell’UE entro la fine del 2030 per allinearli alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e alle ultime evidenze scientifiche, se necessario.

Misure di compensazione

Tutti i paesi dell’UE dovranno creare roadmap per la qualità dell’aria, che stabiliscano misure a breve e lungo termine per rispettare i nuovi limiti degli inquinanti. Inoltre, i cittadini potranno richiedere un risarcimento se la loro salute sarà compromessa a causa della violazione della legge dell’UE.

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