L’inquinamento può causare infertilità?
Esistono decine di migliaia di studi sui danni dell’inquinamento sull’organismo umano. L’intera popolazione mondiale vive esposta a questi rischi, con ripercussioni sulla salute di tutti gli organi, compresi quelli riproduttivi. Le minacce alla fertilità (femminile, maschile e di coppia) sono però ancora poco indagate.
Infertilità in aumento
Secondo quanto scritto su “Dottore ma è vero che…?”, il portale della Federazione nazionale ordini dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo) che vuole offrire alla popolazione un’informazione accessibile e scientificamente solida, in Italia, l’infertilità coinvolge circa il 15% delle coppie, contro una media mondiale del 10-12%. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si parla di patologia se il concepimento non avviene dopo 12/24 mesi di rapporti sessuali regolari, mirati e non protetti. Può dipendere dalla donna, dall’uomo o da entrambi (infertilità di coppia). Una ricerca che ha analizzato le tendenze dal 1990 al 2012 afferma che le coppie alle prese con problemi di fertilità sono sempre di più: i 42 milioni del 1990 sono diventati 48 milioni e mezzo al momento dell’indagine. Le motivazioni però non riguardano solo la salute della donna e dell’uomo, ma anche preferenze personali e la crescita della popolazione.
L’Impatto dell’inquinamento sulla fertilità umana
L’esposizione a sostanze chimiche (pesticidi, antiparassitari, metalli pesanti, additivi e conservanti negli alimenti industriali, sostanze tossiche nei prodotti di consumo) incide sulla salute riproduttiva. Tra le cause dell’infertilità, questi fattori ambientali possono giocare un ruolo sempre più importante, sia nel concepimento sia nello sviluppo del feto e nelle fasi iniziali della vita. In Cina, uno studio ha concluso che l’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di infertilità in modo significativo. Il 30% delle coppie ha un’infertilità inspiegabile e per le donne esposte a inquinamento da particolato superiore a 10 µg/m3 (microgrammi per metro cubo), le probabilità di infertilità aumentavano del 20%.
Inquinamento e fertilità globale
Oltre 70mila articoli scientifici dimostrano come l’inquinamento atmosferico influenzi la salute anche in aree con maggiore attenzione alla qualità dell’aria. Per esempio, il livello di polveri sottili al quale sono state esposte le coppie cinesi era di 57 µg/m3, mentre a Londra la media è di circa 13 µg/m3. Gli effetti negativi dell’inquinamento sulla fertilità colpiscono sia uomini che donne. Una revisione sistematica ha osservato un declino della qualità degli spermatozoi correlato all’esposizione a sostanze tossiche. Gli uomini possono contrastare l’effetto dell’inquinamento studiando metodi per ottenere cellule staminali degli spermatozoi in laboratorio. Per le donne, il numero delle cellule riproduttive diminuisce ogni anno fino alla menopausa.
Effetti dell’inquinamento sulla salute e fertilità femminile
Gli studi condotti sulle donne, come l’indagine cinese, sono ancora pochi e complessi da realizzare. La raccolta e l’analisi dei dati sui gameti femminili sono difficili e la situazione varia in base agli agenti inquinanti, alle popolazioni studiate e alla durata dell’esposizione.
Patologie derivanti dall’inquinamento
L’inquinamento atmosferico è considerato tra i principali rischi ambientali per la salute. I danni possono manifestarsi in forma acuta o a lungo termine: malattie cardiache, ictus, cancro ai polmoni, malattie respiratorie croniche e acute. Esistono pericoli anche per la salute del feto e della donna in gravidanza, dal parto prematuro al basso peso del neonato. Ogni anno, almeno otto milioni di morti premature sono causate dall’inquinamento dell’aria e domestico.
Meccanismi di malattia
L’esposizione agli agenti inquinanti, principalmente attraverso la respirazione, raggiunge le vie respiratorie e si diffonde nell’organismo, causando infiammazione, alterazioni o mutazioni cellulari, e indebolimento del sistema immunitario. Gli inquinanti penetrano nel flusso sanguigno e possono colpire ogni organo, causando danni sistemici.
Prevenzione e misure politiche
I comportamenti individuali, come indossare mascherine o scegliere percorsi ciclabili, non sono efficaci quanto le politiche destinate all’intera popolazione. Occorrono misure politiche, come l’abbandono della combustione di fossili, l’adozione di energia pulita e alternative agli attuali sistemi di trasporto e produzione industriale. Per non compromettere la salute riproduttiva, è consigliabile adottare uno stile di vita sano, controllare il peso, non fumare e evitare alcol e sostanze stupefacenti.
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