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Inquinamento domestico aumenta il rischio di BPCO

Inquinamento domestico aumenta il rischio di BPCO

Uno studio ha rivelato che l’inquinamento domestico, in particolare dovuto all’uso di gas fossile, ha un impatto significativo sulla salute delle persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). I ricercatori hanno scoperto che l’esposizione a inquinanti come il biossido di azoto (NO₂) aumenta il rischio di esacerbazioni dei sintomi respiratori, come tosse, respiro sibilante e produzione di muco, di oltre il 60% nei giorni più inquinati rispetto a quelli meno inquinati. Questo tipo di peggioramento dei sintomi può rendere necessario il ricovero d’emergenza, aggravando una condizione già molto debilitante.



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L’inquinamento indoor è il più dannoso

Lo studio, condotto su 76 pazienti affetti da BPCO, ha utilizzato dispositivi portatili per monitorare l’esposizione all’inquinamento ambientale in tempo reale. I risultati hanno evidenziato che, sebbene le fonti di inquinamento esterne come il traffico e le caldaie a gas contribuiscano ai livelli di NO₂, è l’inquinamento indoor ad avere l’effetto più grave sui pazienti. Le emissioni derivate dall’uso di gas fossile per cucinare si sono rivelate particolarmente dannose, aggravando notevolmente i sintomi respiratori.

Prevenzione e tecnologie più sicure

Ci sono comunque segnali positivi riguardo all’inquinamento esterno: i nuovi veicoli, in particolare quelli elettrici, emettono quantità minime o nulle di NO₂, e iniziative come le zone a basse emissioni stanno accelerando il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane. Tuttavia, a livello domestico, il rischio rimane elevato se si utilizzano fornelli a gas. Il Prof. Alastair Lewis dell’Università di York ha sottolineato che anche l’uso dell’idrogeno nei fornelli, una possibile alternativa futura al gas fossile, produce gli stessi livelli di inquinamento. Per questo motivo, le cucine elettriche risultano essere la scelta più sicura non solo per la salute, ma anche per l’ambiente.

Il Prof. Ben Barratt, che ha guidato lo studio, consiglia di adottare semplici misure preventive per migliorare la qualità dell’aria nelle abitazioni. Tra queste, ventilare la cucina durante la cottura, evitare l’uso di candele e optare per fornelli elettrici. Questi piccoli accorgimenti possono essere considerati come una sorta di terapia preventiva per evitare il peggioramento della BPCO, contribuendo a ridurre l’impatto negativo dell’inquinamento domestico sulla salute dei pazienti.

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