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Inquinamento domestico provoca 3mln di morti l’anno

Inquinamento domestico provoca 3mln di morti l’anno

L’inquinamento indoor rappresenta una delle cause principali di malattie e morti premature a livello globale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima oltre 3 milioni di decessi ogni anno legati alla qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Questo tipo di inquinamento, che si sviluppa all’interno delle abitazioni o dei luoghi di lavoro, può risultare addirittura più pericoloso di quello esterno, principalmente per il tempo che le persone trascorrono in ambienti chiusi e l’accumulo progressivo di sostanze nocive.

Le fonti di inquinamento domestico

Le fonti di inquinamento indoor sono molteplici e in parte familiari, ma spesso sottovalutate. Il fumo di tabacco, ad esempio, è uno dei principali inquinanti dell’aria che respiriamo in casa, contenendo migliaia di sostanze chimiche, tra cui almeno 70 carcinogene. Anche il fumo passivo, esponendo non solo i fumatori ma anche le persone non fumatrici, è responsabile ogni anno di migliaia di morti per cancro ai polmoni e malattie cardiovascolari. Ma non solo: i fornelli da cucina, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, sono una fonte importante di particelle fini che, se inalate, possono portare a malattie respiratorie e cardiovascolari. L’uso di legna o carbone per cucinare in ambienti chiusi è una delle principali cause di inquinamento indoor, e l’OMS ha registrato circa 3,1 milioni di morti premature all’anno a causa di questa esposizione.

Inoltre, anche i prodotti per la pulizia della casa, spesso contenenti composti chimici volatili, contribuiscono al degrado dell’aria interna. Queste sostanze, liberate nell’ambiente durante l’uso quotidiano, possono causare irritazioni respiratorie e, nei casi più gravi, danni al fegato e ai reni. La muffa, che cresce in ambienti umidi, è un altro fattore da non sottovalutare. Oltre a essere dannosa per l’integrità delle strutture edilizie, la muffa può causare gravi infezioni respiratorie, asma e allergie, specialmente in soggetti vulnerabili come bambini, anziani e persone con il sistema immunitario compromesso.

Non meno pericoloso è il pelo degli animali domestici. Le particelle di forfora, saliva e peli che si staccano dalla pelle degli animali, possono rimanere sospese nell’aria, causando attacchi di asma, allergie e altre problematiche respiratorie. Anche la polvere, che si accumula sui mobili e sui pavimenti, è un veicolo per polveri sottili e allergeni che contribuiscono all’inquinamento indoor. Il suo accumulo, insieme alla polvere esterna che entra dalle finestre, aumenta i rischi per chi soffre di malattie respiratorie.



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Un problema globale

Tuttavia, purtroppo, l’inquinamento domestico non è un problema che riguarda solo i Paesi in via di sviluppo. Anche nelle abitazioni moderne, spesso costruite con materiali più efficienti dal punto di vista energetico, la scarsa ventilazione può causare un aumento dei livelli di inquinamento interno. La progettazione di case a tenuta stagna, per esempio, può far sì che l’aria viziata rimanga intrappolata, favorendo l’accumulo di inquinanti, come il monossido di carbonio e il biossido di azoto, pericolosi per la salute.

Possibili soluzioni e misure preventive

Tuttavia, ci sono soluzioni per ridurre il rischio e migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Una corretta ventilazione è fondamentale, poiché aiuta a far entrare aria fresca dall’esterno e a far uscire quella viziata, riducendo l’accumulo di inquinanti. L’uso di filtri HEPA, che catturano polvere, peli di animali e altre particelle nocive, può essere un altro passo importante per purificare l’aria. In alternativa, esistono anche purificatori d’aria che, grazie a tecnologie avanzate, sono in grado di rimuovere i principali inquinanti atmosferici, migliorando significativamente la qualità dell’ambiente interno.

Inoltre, scegliere prodotti per la pulizia eco-compatibili, privi di sostanze chimiche volatili, e piante da interno che purificano l’aria, come il giglio della pace e la pothos, sono soluzioni naturali ed efficaci. La pulizia regolare degli ambienti, evitando l’umidità che favorisce la proliferazione della muffa, contribuisce ulteriormente a ridurre l’esposizione a inquinanti dannosi.

Insomma, sebbene l’inquinamento indoor possa sembrare invisibile, i suoi effetti sono tutt’altro che trascurabili. La consapevolezza e l’adozione di misure preventive sono fondamentali per tutelare la nostra salute. Non solo le tecnologie e le soluzioni ambientali sono parte della risposta, ma anche il cambiamento di abitudini quotidiane può fare la differenza, migliorando significativamente la qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case e nei nostri uffici.

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