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L’Autonomia differenziata è legge, WWF chiede mobilitazione delle regioni

L’Autonomia differenziata è legge, WWF chiede mobilitazione delle regioni

Con 172 voti a favore, 99 contrari e 1 astenuto, è stata definitivamente approvata la legge sull’autonomia differenziata voluta dal Governo Meloni. Questo provvedimento, fortemente osteggiato dagli ambientalisti, ha scatenato una reazione decisa da parte del WWF, che chiede ora alle Regioni di mobilitarsi contro la legge.

Una Sconfitta per l’Ambiente

«La tutela dell’ambiente e della natura oggi subisce una pesante sconfitta e viene sacrificato ancora una volta nel nome della ragion politica», dichiara il WWF. L’organizzazione ambientalista ha infatti offerto solide argomentazioni contro l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, sottolineando che la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, pur essendo di competenza esclusiva dello Stato, non dovrebbe essere oggetto di autonomia regionale come previsto dall’articolo 116 della Costituzione.

Questioni Procedurali e Livelli Essenziali di Prestazioni

Il disegno di legge approvato prevede il rispetto dei Livelli essenziali di prestazioni (LEP) anche per la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema. Tuttavia, il WWF critica il fatto che i LEP non siano stati definiti in modo misurabile, il che potrebbe portare a differenziazioni nelle misure di tutela e, di conseguenza, nei diritti dei cittadini, specialmente in termini di salute.

Implicazioni della Riforma Costituzionale

La riforma costituzionale del 2022, che ha modificato gli articoli 9 e 41 della Costituzione, è stata ignorata nel processo di approvazione della legge sull’autonomia differenziata.

«L’evidenza scientifica fornita su quanto si sia lontani ancora dal definire i LEP per ambiente ed ecosistema è rimasta ignorata». Lo afferma il WWF, sottolineando come le garanzie economiche per le Regioni che non sottoscriveranno le intese di autonomia siano state gravemente sottovalutate.

Implicazioni finanziarie per le Regioni

Il WWF avverte che le misure economiche proposte creeranno seri problemi finanziari alle Regioni che non sottoscriveranno le intese con lo Stato, o che lo faranno avendo una base contributiva povera. Questo potrebbe rendere difficile mantenere anche le attuali competenze regionali, con conseguenti differenziazioni nei diritti dei cittadini.



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La mobilitazione contro la Legge

«È già in atto una mobilitazione nel Paese contro questa legge», annuncia il WWF, che invita le Regioni a mobilitarsi, indipendentemente dall’appartenenza politica. Gli ambientalisti suggeriscono di valutare l’impugnativa in Corte costituzionale e il ricorso al referendum abrogativo. Lo fanno considerando opinabile la scelta del Governo e del Parlamento di attuare il regionalismo differenziato tramite legge ordinaria invece che tramite legge costituzionale. La scelta di trattare in modo equivalente le materie di competenza esclusiva statale e quelle di competenza concorrente è, secondo il WWF, discutibile.

Gli ambientalisti rimangono fermi nella loro posizione. Esortano ad una mobilitazione generale per fermare una legge che potrebbe avere conseguenze negative sulla tutela dell’ambiente e sui diritti dei cittadini.

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