Livelli CO2 nell’atmosfera mondiale: a marzo il picco più alto. Gli esperti lanciano l’allarme
Secondo i ricercatori che seguono il continuo accumulo del gas primario che riscalda il pianeta, è appena avvenuto il più grande balzo mai registrato nella quantità di anidride carbonica presente nell’atmosfera mondiale.
Aumento record dei livelli di CO2 in un anno: +4,7ppm rispetto al 2023. Le cause
La concentrazione media globale di anidride carbonica nel marzo 2024 è stata superiore di 4,7 ppm rispetto al marzo dell’anno passato. Si tratta di un aumento record dei livelli di CO2 in un periodo di 12 mesi.
La crescita repentina, secondo gli scienziati, è stata causata in primis dal fenomeno climatico periodico legato all’incremento delle temperature dell’Oceano Pacifico chiamato El Niño. Parliamo di uno degli eventi climatici più forti mai registrati che porta con sé caldo record e manifestazioni estreme e che si sta, da poco, gradualmente indebolendo.
Analogamente, l’aumento estremo dei livelli di CO2 in un anno è provocato anche dalla continua e crescente quantità di gas serra espulsi nell’atmosfera a causa della combustione di combustibili fossili e della deforestazione.
La concentrazione di CO2 nell’atmosfera cresce vertiginosamente
A descrivere la gravità della situazione è Ralph Keeling, direttore del Programma CO2 presso lo Scripps Institution of Oceanography della UC San Diego. “È davvero significativo vedere il ritmo dell’aumento nei primi quattro mesi di quest’anno – ha affermato -. Non stiamo battendo solo i record di concentrazione di CO2, ma anche il record di velocità con cui sta aumentando”.
Le misurazioni globali di CO2 sono iniziate nel 1958 sotto la guida del padre di Keeling, Charles. Ad effettuarle, una stazione arroccata sul vulcano Mauna Loa, nelle Hawaii.
Le percentuali di CO2, da allora, si sono incrementate ogni anno. Le emissioni dilaganti di centrali elettriche, automobili, camion e altre fonti fanno sì che il gas che intrappola il calore continui ad accumularsi progressivamente. L’anno scorso, ha raggiunto un nuovo record globale di emissioni annuali.
421 ppm di CO2: +50% rispetto ai 280 ppm dell’epoca preindustriale
A giugno, la National Oceanic and Atmospheric Administration ha annunciato che la concentrazione globale di CO2 ha aggiunto i 421 ppm. La più alta in milioni di anni con un aumento del 50% rispetto all’epoca preindustriale.
L’ultima lettura di Mauna Loa presenta il mondo a circa 426 ppm di CO2. Per quasi 6.000 anni di civiltà umana, prima che l’uomo iniziasse a espellere enormi volumi di anidride carbonica nell’atmosfera attraverso la combustione di combustibili fossili, i livelli di CO2 si aggiravano intorno ai 280 ppm.
Livelli di CO2 così alti solo 14 milioni di anni fa. Altro balzo nel 2016 sempre con El Niño
Gravi ondate di calore, inondazioni, siccità e incendi. Un disastroso collasso climatico non è che la conseguenza del rapido aumento del gas che intrappola il calore. Recenti ricerche hanno suggerito che l’ultima volta in cui i livelli di CO2 sono stati così alti è stato circa 14 milioni di anni fa.
Poi, un altro picco di CO2 si è verificato nel 2016, in occasione di un altro fenomeno climatico El Niño, che provoca un’impennata delle temperature globali. Ora che El Niño sta diminuendo, assisteremo verosimilmente ad una crescita annuale più standard, di circa 2-3 ppm. Questo però “non è un motivo di conforto – aggiunge Keeling, precisando che l’attività umana ha fatto schizzare la CO2 verso l’alto e questo mi rende triste più di ogni altra cosa. Il tasso di aumento scenderà quasi certamente, – ammette – ma per stabilizzare il clima è necessario che il livello di CO2 scenda”.
Share this content: