Lombardia e autonomia differenziata, ambiente e salute le priorità
La Lombardia si prepara a richiedere maggiori poteri in materia ambiente e sanità nell’ambito della recente approvazione della legge sull’autonomia differenziata. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha annunciato che la devoluzione di competenze sarà una delle priorità del suo mandato, affermando che “la Lombardia correrà più veloce” grazie a questa riforma.
Resistenza storica alle politiche ambientali
La mossa di chiedere maggiore autonomia non giunge inattesa, considerando la storica resistenza delle giunte regionali lombarde, dominate dalla Lega e dalla destra, alle politiche ambientali nazionali. Dagli anni ’90, le amministrazioni regionali hanno spesso approvato deroghe alle normative di protezione della fauna, con un’attenzione particolare alla caccia. Questo è emblematico dell’influenza sproporzionata che interessi locali, come quello dei cacciatori – una minoranza di circa 92.000 persone su oltre 10 milioni di abitanti – possono esercitare sulle decisioni politiche.
Problemi di qualità dell’aria
La questione della qualità dell’aria rappresenta un ulteriore campo di battaglia. Le pressioni economiche e le esigenze dei cittadini complicano la situazione, spesso relegando la salute pubblica e i costi sanitari a un ruolo secondario nel dibattito politico. Questa dinamica ha portato l’Italia a subire costantemente procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea per il mancato rispetto degli standard di qualità dell’aria. Con un’ulteriore decentralizzazione delle competenze, il rischio è che le pressioni economiche locali possano avere un impatto ancora maggiore sulle politiche ambientali.
Casi di scontro ambientale in Lombardia
Un esempio recente di scontro ambientale in Lombardia è stato l’ampliamento dell’aeroporto di Malpensa, dove tutti erano d’accordo tranne il Ministero per l’Ambiente, che ha posto restrizioni per l’espansione della parte cargo in nuove aree del Parco del Ticino. Situazioni simili si sono verificate in passato, come la divisione del Parco nazionale dello Stelvio con le province autonome di Trento e Bolzano, influenzata dalle pressioni del settore turistico e dei cacciatori.
Ottimismo per il futuro
Nonostante queste preoccupazioni, il presidente Fontana esprime ottimismo per il futuro, affermando che la nuova legge permetterà alla Lombardia di diventare più competitiva a livello europeo e mondiale, e di rispondere meglio alle necessità dei suoi cittadini. “Salute e ambiente saranno le due competenze principali su cui concentreremo la nostra azione nelle trattative con il Governo centrale,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza di creare procedure semplificate che migliorino la vita dei lombardi.
Condivisione e semplificazione
Il sottosegretario regionale alla presidenza con delega all’Autonomia, Mauro Piazza, ha ribadito che la Lombardia è pronta e ha fatto i compiti a casa. Piazza ha promesso che le richieste saranno portate avanti con la massima condivisione da parte degli enti locali, puntando alla semplificazione degli aspetti procedurali e burocratici che influiranno direttamente sulla qualità della vita dei cittadini.
Bilanciare economia e ambiente
Mentre la Lombardia si avvia verso un’ulteriore autonomia, resta da vedere come bilancerà le esigenze economiche con la necessità di proteggere l’ambiente. L’approccio della regione alle politiche ambientali potrebbe avere implicazioni significative non solo a livello locale, ma anche nazionale ed europeo, in un contesto in cui la sostenibilità e la tutela dell’ecosistema sono diventate priorità globali imprescindibili.
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