Neutralità tecnologica contro il cambiamento climatico: cosa ha detto Giorgia Meloni al G20
Al G20 di Rio de Janeiro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha tracciato una linea chiara per affrontare il cambiamento climatico: la neutralità tecnologica. Un approccio pragmatico, ha sottolineato, è essenziale per costruire un’alternativa efficace alle fonti fossili in tempi rapidi.
Un mix energetico equilibrato
Meloni ha ribadito l’importanza di un mix energetico diversificato che includa:
- Fonti rinnovabili
- Gas naturale
- Idrogeno
- Cattura e stoccaggio della CO2
- Biocarburanti
L’Italia, inoltre, sta investendo nel nucleare da fusione, una tecnologia che la premier definisce “rivoluzionaria”. Con il potenziale di trasformare l’energia in una risorsa accessibile e non più un’arma geopolitica, la fusione potrebbe cambiare la storia dell’energia. A dimostrazione dell’impegno italiano, Meloni ha ricordato la recente prima riunione del Gruppo mondiale per l’energia da fusione, ospitata proprio nel nostro Paese e promossa dall’AIEA.
Le iniziative italiane su scala globale per la neutralità tecnologica
Meloni ha sottolineato come l’Italia sia già protagonista nell’affrontare il nesso tra energia e clima. Tra le iniziative citate:
- Energy for Growth in Africa, per sviluppare infrastrutture per energia verde nel continente.
- Adaptation Accelerator Hub, per aiutare i Paesi più vulnerabili a mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici.
Una visione equilibrata
Secondo la presidente del Consiglio, la lotta al cambiamento climatico deve essere accompagnata da realismo. “Non c’è una soluzione unica,” ha detto, ribadendo che la sostenibilità deve integrare innovazione tecnologica e collaborazione internazionale per garantire una transizione giusta e sostenibile.
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