Migrazione preriproduttiva degli uccelli: lo studio. Cosa cambia per la caccia
La Lipu annuncia la pubblicazione del nuovo studio sulla migrazione preriproduttiva degli uccelli, commissionato al Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano. Lo studio, intitolato “Analisi della tempistica della migrazione degli uccelli utilizzando dati di citizen science”, si basa su dati raccolti dalla piattaforma Ornitho.it e fornisce preziose informazioni per la tutela delle specie migratorie.
Studio Lipu e Università di Milano sulla migrazione preriproduttiva degli uccelli
Il professor Roberto Ambrosini ha applicato un metodo innovativo per analizzare i movimenti migratori di 47 specie di uccelli, individuando la finestra temporale in cui iniziano la migrazione preriproduttiva. I risultati dello studio confermano le conclusioni dell’Atlante europeo delle migrazioni e rafforzano i dati previsti dai Key Concepts della Commissione europea, offrendo una solida base per la revisione dei calendari venatori italiani.
Necessaria la correzione dei calendari venatori regionali
Secondo lo studio, la maggior parte dei calendari venatori regionali viola l’articolo 7 della Direttiva Uccelli, che impone una protezione speciale alle specie migratorie durante il periodo riproduttivo. Le analisi hanno evidenziato che per almeno 19 specie, tra cui turdidi, colombaccio e beccaccia, è necessario chiudere la caccia entro il 31 dicembre per i turdidi e il 10 gennaio per le specie acquatiche.
Conseguenze per la caccia
Il presidente della Lipu, Alessandro Polinori, dichiara: “Questo studio conferma la necessità di correggere i calendari venatori per proteggere pienamente gli uccelli durante la migrazione preriproduttiva. Invieremo i risultati alla Commissione europea, ai ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, all’Ispra e al Comitato tecnico venatorio nazionale, per garantire che vengano intraprese azioni correttive e per evitare ulteriori violazioni delle normative europee”.
Lo studio, condotto nel corso del 2024, ha utilizzato milioni di dati raccolti attraverso la piattaforma Ornitho.it, grazie a un innovativo approccio basato su modelli statistici avanzati, che ha permesso di valutare con precisione l’inizio della migrazione per ciascuna specie.
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