Smog: a Milano biossido di azoto a livelli allarmanti vicino le scuole
A Milano, tutte le oltre mille scuole sparse nel territorio, per un totale di circa 200 mila studenti e studentesse, sono esposti a livelli di biossido di azoto (NO2) che superano la soglia di sicurezza stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la protezione della salute umana, fissata a 10 µg/m3.
Non solo, più della metà di queste (per un totale di 110mila giovani), si trovano in aree in cui la concentrazione di biossido di azoto risulta addirittura fuorilegge, superando l’attuale limite di 40 µg/m3. Una soglia non solo quattro volte superiore a quanto indicato dall’OMS ma anche (e ancora) ben lontana dal nuovo limite previsto per questo pericoloso inquinante dalla Direttiva UE sulla qualità dell’aria a partire dal 2030 e pari a 20 mg/mc.
Nelle zone delle scuole dove si registrano valori entro il limite di legge poi, i livelli sono solo di poco inferiori alla soglia massima consentita.
È il preoccupante quadro che emerge dalla lettura delle nuove mappe realizzate da Cittadini per l’Aria sulla base di quattro settimane di monitoraggio dell’inquinamento da NO2 nel capoluogo lombardo, dal 4 febbraio al 4 marzo 2023.
Il lavoro è il risultato di un ampio progetto di citizen science che ha visto il coinvolgimento di centinaia di cittadini e cittadine e la raccolta di dati attraverso 650 campionatori distribuiti nel territorio di Milano e altri 350 nella città metropolitana di Milano.
Le mappe sviluppate grazie ad un modello di Intelligenza Artificiale permettono ai cittadini di inserire il proprio indirizzo e avere una stima delle concentrazioni di inquinanti per ogni luogo su base annua, con un dettaglio di 50 metri per 50 metri. Inoltre la mappa fornisce una stima del rischio associato all’esposizione continua al livello stimato di inquinamento, in termini di incremento del rischio di mortalità e di infarto negli adulti.
Attraverso l’impiego del sistema di machine learning, è stata inoltre calcolata una stima della mortalità annua attribuibile all’esposizione prolungata al biossido di azoto, che a Milano nel 2020 si aggira intorno alle 1.500 persone.
Le zone più inquinate
Le zone più fortemente inquinate comprendono le arterie principali come le circonvallazioni, i viali di accesso e le tangenziali, oltre alle aree con una maggiore densità di traffico e residenziale, come il centro urbano.
Dalla mappa interattiva attraverso cui viene mostrata la concentrazione annua di NO2 per ogni via di Milano, tra i quartieri più inquinati in città: Porta Garibaldi e Porta Nuova; seguite da Buenos Aires, Porta Venezia e corso Monforte, Maciachini e Maggiolina, ma anche XXXIII Marzo, Loreto, Casoretto, Nolo e Brera.
Le zone di Milano meno inquinate dal biossido di azoto
Le aree di Milano meno inquinate sono, prevedibilmente, quelle dotate di più verde. Tuttavia, come mostra ancora la mappa interattiva, anche queste zone registrano valori lontani dai limiti indicati dall’OMS, con l’area del Ronchetto delle Rane che segna la concentrazione più bassa pari a 25 mg/m3 di media.
Le aree dove si respira aria più pulita sono quelle nel Parco Agricolo Sud: oltre al Ronchetto delle Rane, il Parco delle Abbazie, il Parco dei Navigli, il parco della Vettabbia a Chiaravalle. Nella zona metropolitana della città si distinguono invece il parco di Trenno e il parco Nord.
I parchi situati nel centro di Milano, all’interno di zone densamente trafficate, mostrano concentrazioni superiori rispetto ai parchi periferici, ma con differenze non trascurabili rispetto alle strade circostanti, sebbene anche in questi casi ben oltre le soglie suggerite dall’OMS.
Parco Sempione ad esempio registra 27 mg/m3 di concentrazione media di NO2, contro la vicina via Lanza dove è pari a 35 mg/mc.
Analogamente, in viale Toscana, di fronte al parco Ravizza, le concentrazioni medie di NO2 sono di 43 µg/m3, ma scendono a 32 µg/m3 all’interno del parco.
In viale Edoardo Jenner il livello di NO2 è pari a 41 µg/m3, e si riduce a 32 µg/m3 nel Parco Savarino. In modo simile, i livelli di NO2 passano da 40 µg/m3 in via Francesco Sforza a 31 µg/m3 all’interno dei giardini della Guastalla.
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