Monitoraggio acque reflue come arma contro le pandemie
Il monitoraggio delle acque reflue rappresenta un’arma potente nella lotta contro le pandemie future. A sostenerlo, un gruppo di scienziati in un editoriale pubblicato sulla rivista STAT. Tra gli autori, Denis Nash un epidemiologo di malattie infettive, professore di epidemiologia presso la Graduate School of Public Health della City University of New York (CUNY). Secondo Nash e gli altri, investire in questa tecnologia potrebbe significare la differenza tra la vita e la morte per milioni di persone in tutto il mondo. Infatti, le pandemie non si manifestano subito, ma iniziano con pochi casi isolati e in breve tempo possono diffondersi e mietere migliaia di vittime, come accaduto per il Covid-19.
Una minaccia silenziosa: l’H5N1tra gli animali
Gli scienziati prendono ad esempio l’influenza aviaria altamente patogena a H5N1, comunemente conosciuta come influenza aviaria. Quest’ultima sta rapidamente diffondendosi tra mucche e altri mammiferi. Questo aumento dei casi negli animali ha sollevato una serie di preoccupazioni tra esperti di virologia ed epidemiologia, che temono che il virus possa adattarsi alla fisiologia dei mammiferi, aprendo la strada a una potenziale pandemia umana.
Il pericolo dell’H5N1 per gli umani
L’H5N1 è già noto per essere estremamente pericoloso per gli esseri umani. Sin dal 2003, focolai di influenza aviaria tra i volatili hanno causato oltre 880 casi documentati di trasmissione presumibilmente da uccelli a esseri umani, con una mortalità che sfiora il 50%. Tuttavia, la maggior parte di questi casi è stata registrata tra persone che hanno avuto contatto diretto con gli uccelli, come allevatori di piccoli pollai o lavoratori di aziende avicole. La preoccupazione si manifesta nel momento in cui il virus H5N1 acquisisce la capacità di trasmettersi efficacemente da uomo a uomo. in tal caso, potremmo essere di fronte a una nuova pandemia con conseguenze potenzialmente catastrofiche.
New York City, un modello da seguire
La città di New York è un esempio di successo del monitoraggio delle acque reflue. Il team di esperti ha istituito un sistema di sorveglianza delle acque reflue basato sulla comunità, analizzando i rifiuti di milioni di residenti e visitatori della città. Questo approccio ha permesso di rilevare precocemente la presenza di varianti virali come l’omicron e di segnalare la presenza di patogeni come il poliovirus prima ancora che i casi clinici venissero identificati.
Progetti pilota e innovazioni: il futuro del monitoraggio
Per estendere l’efficacia del monitoraggio delle acque reflue, sono in corso progetti pilota per integrare questo sistema nelle strutture sanitarie, monitorando le acque reflue di ospedali e strutture mediche. questo approccio potrebbe consentire una rilevazione ancora più rapida e precisa dei potenziali focolai pandemici.
Share this content: