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Mortalità cardiovascolare: 21,6 milioni di decessi nel mondo legati a smog

Mortalità cardiovascolare: 21,6 milioni di decessi nel mondo legati a smog

Nonostante i livelli di inquinamento atmosferico siano diminuiti negli ultimi 22 anni, il rischio di mortalità cardiovascolare legato all’esposizione a questi inquinanti non è cambiato in modo significativo. Anche basse concentrazioni di inquinanti, inferiori ai limiti raccomandati dalle politiche di sanità pubblica, continuano a rappresentare una minaccia per la salute. Sebbene ci siano differenze geografiche, in molte regioni del mondo si registra un numero elevato di giorni che superano gli standard di qualità dell’aria dell’OMS.

Lo studio su scala globale

Uno studio pubblicato su The Lancet a settembre 2024 ha analizzato gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità cardiovascolare e respiratoria in 380 aree urbane in tutto il mondo, coprendo un periodo di 22 anni, dal 1995 al 2016. I ricercatori hanno osservato che, nonostante il calo delle concentrazioni di particolato come PM10 e PM2,5 e di biossido di azoto, la vulnerabilità delle popolazioni a questi inquinanti non è diminuita.



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Rischio cardiovascolare in aumento

Il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è aumentato significativamente nel corso degli anni. Dal 1998 al 2012, è passato dallo 0,37% allo 0,85%, evidenziando come la riduzione dell’inquinamento non abbia avuto un impatto proporzionato sulla diminuzione del rischio. In particolare, nelle Americhe, dove la diminuzione delle concentrazioni di PM2,5 è stata più modesta, il rischio cardiovascolare è risultato più elevato rispetto all’Europa.

Decessi ancora elevati

I decessi legati all’inquinamento restano allarmanti: oltre 21,6 milioni di morti cardiovascolari e 7,7 milioni di morti respiratorie sono stati registrati nelle popolazioni analizzate. Gli effetti dell’inquinamento sulla salute sembrano essere costanti nel tempo, il che potrebbe essere attribuito alla composizione degli inquinanti, ma anche a fattori socioeconomici e alla distribuzione della popolazione.

Un problema complesso

Nonostante i miglioramenti nelle politiche ambientali, il rischio per la salute legato all’inquinamento atmosferico rimane stabile. Questo suggerisce la necessità di ulteriori studi su scala globale per comprendere meglio i rischi associati all’esposizione a basse concentrazioni di inquinanti. Nel frattempo, gli esperti raccomandano di rafforzare le misure di sanità pubblica per mitigare i rischi legati a questo problema ambientale in continua evoluzione.

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