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NASA e EPA insieme contro l’inquinamento da biossido di azoto

mappa NASA

NASA e EPA insieme contro l’inquinamento da biossido di azoto

Per la prima volta, i dati della NASA sul biossido di azoto (NO2) sono disponibili su EJScreen. Quest’ultimo, è lo strumento di mappatura ambientale dell’Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti. Questa innovazione segna un passo cruciale per affrontare le disparità nella qualità dell’aria negli Stati Uniti.

Un nuovo strumento per la giustizia ambientale

“Disporre di questi dati accurati e localizzati sul biossido di azoto permette di comprendere meglio le sfide legate alla qualità dell’aria e di difendere con maggiore efficacia la salute e il benessere dei residenti,” ha affermato Samuel Jordan, presidente della Baltimore Transit Equity Coalition.

In precedenza, EJScreen includeva dati sull’ozono, sulle particelle fini e su vari altri pericoli ambientali, ma mancava di informazioni sul NO2, un inquinante collegato a problemi respiratori come l’asma, soprattutto nei bambini.



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Collaborazione tra NASA e EPA

“L’integrazione dei dati sul NO2 in EJScreen dimostra come le capacità scientifiche della NASA possano essere applicate per affrontare sfide cruciali per la società,” ha dichiarato John Haynes, responsabile del programma per la Salute e la Qualità dell’Aria della NASA. “Questa collaborazione con l’EPA sottolinea il nostro impegno nell’usare le osservazioni spaziali a beneficio della salute pubblica e della giustizia ambientale.”

Impatto del NO2 sulle comunità

La combustione di combustibili fossili genera NO2 che contribuisce alla formazione dell’ozono superficiale. Le comunità di colore e le popolazioni a basso reddito spesso vivono più vicine ad autostrade, fabbriche, centri di trasporto e altre fonti di NO2 rispetto alle più benestanti. Di conseguenza, i residenti sono esposti ai livelli più alti di questo e di altri inquinanti atmosfericie questo aumenta le disuguaglianze sanitarie.

Studio finanziato dalla NASA

Un nuovo studio finanziato dalla NASA ha utilizzato dati satellitari per dimostrare che quasi 150.000 magazzini negli Stati Uniti aumentano i livelli locali di NO2 e sono prevalentemente situati in comunità emarginate. I risultati rivelano un aumento medio del 20% di NO2 vicino ai magazzini, legato al traffico di camion e alla densità dei magazzini.

“Il NO2 è molto breve nella sua vita nell’aria, quindi i suoi livelli sono elevati nell’area in cui viene emesso,” ha spiegato Gaige Kerr, coautore e ricercatore presso la George Washington University. “Questo strumento democratizza l’accesso ai dati di alta qualità sul NO2, permettendo a individui senza una formazione in analisi dei dati o visualizzazione dei dati di accedere e comprendere facilmente le informazioni.”

Utilizzo dei dati satellitari

EJScreen utilizza i dati dallo strumento di monitoraggio dell’ozono (OMI) sul satellite Aura della NASA. Inoltre, usa modelli computerizzati per fornire stime annuali medie del NO2 a livello di blocco censuario. Così rivela la quantità di NO2 a livello superficiale a cui le persone possono essere esposte nei loro quartieri.

“I dati satellitari hanno il potenziale di trasformare la misurazione di determinati fattori ambientali e climatici,” ha affermato Tai Lung, specialista in protezione ambientale presso l’EPA e responsabile di EJScreen.

Collaborazioni e prospettive future

La George Washington University, la University of Washington School of Medicine di Seattle e dell’Oregon State University di Corvallis hanno sviluppato il progetto. Da tempo, la NASA utilizza una varietà di strumenti su satelliti, aeromobili e stazioni a terra per raccogliere dati sugli inquinanti atmosferici. Gli scienziati supportati dalla NASA e altri ricercatori monitorano le origini, i livelli e il movimento atmosferico di questi inquinanti. Le loro ricerche, infatti, offrono dati cruciali sull’osservazione della Terra che possono guidare gli standard di qualità dell’aria, modellare le politiche pubbliche e informare le normative governative.

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