Olimpiadi di Parigi: prestazioni atletiche in calo per lo smog
Le Olimpiadi di Parigi iniziano sotto la coltre di un’aria irrespirabile a causa degli alti livelli di smog della capitale francese. A sollevare le preoccupazioni per la salute degli atleti che provengono da tutto il mondo per partecipare alla prestigiosa gara è lo studio Respira (“Breathe”). Condotto in collaborazione con il servizio francese di monitoraggio dell’aria Airparif, lo studio rivela che quasi tutti i centri sportivi all’interno e intorno alla capitale sono soggetti a livelli di inquinamento atmosferico che superano di gran lunga i limiti raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questa scoperta allarmante arriva in un momento critico, mentre la città si prepara ad ospitare migliaia di atleti e di turisti da ogni parte.
Lo studio
Lo studio di Respire, che comprende 112 centri sportivi, evidenzia che la “stragrande maggioranza” di questi sperimenta livelli di inquinamento atmosferico significativamente al di sopra delle soglie di sicurezza. Le zone più colpite sono quelle vicino alla circonvallazione di Parigi, con il campo sportivo all’aperto di Porte d’Asnières come il luogo più colpito nel 2023. Questo posto, situato a 33 piedi dalla trafficata tangenziale, è avvolto da emissioni veicolari e particolato, creando un ambiente pericoloso per gli atleti.
Le testimonianze degli atleti
Adèle, una runner di Porte d’Asnières, ha raccontato al giornale Franceinfo le sue difficoltà con l’aria inquinata: “Ci sono molte auto e molta polvere in giro, quindi non va affatto bene. Tossisco, mi prude in gola e poi può trasformarsi in un attacco d’asma”.
Allo stesso modo, Anatole, che gioca a calcio vicino alla Ring Road, ha notato gli effetti negativi sulle sue prestazioni: “Non riesco a giocare a lungo e se sento l’odore dell’inquinamento, posso avere un po’ di vertigini”.
Sport e danni alla salute
Il rapporto Respira sottolinea i gravi rischi per la salute associati agli alti livelli di inquinamento, in particolare per gli atleti. Tony Renucci, direttore dello studio Respira, ha sottolineato l’aumento del rischio durante lo sforzo fisico: “Quando si fa sport, si respirano da quattro a dieci volte più sostanze inquinanti rispetto a quando si è a riposo”. Questa maggiore inalazione di sostanze inquinanti può portare a una serie di problemi di salute, dalle malattie cardiovascolari e respiratorie ai sintomi immediati come attacchi d’asma e vertigini.
Il rapporto ha anche rilevato che i picchi di inquinamento potrebbero ostacolare significativamente le prestazioni atletiche. Durante i mesi estivi, quando i livelli di inquinamento raggiungono il picco, gli atleti possono avere difficoltà a raggiungere livelli di prestazioni ottimali.
Iniziative di contrasto allo smog
Gli organizzatori delle Olimpiadi stanno cercando di porre rimedio al problema dell’inquinamento che preoccupa gli atleti. Hanno infatti installato purificatori d’aria per mitigare gli effetti dell’inquinamento al Villaggio Olimpico, situato vicino alla circonvallazione di Saint-Ouen.
Oltre ai purificatori d’aria, sono stati installati cinque filtri dell’aria esterni sperimentali per catturare le particelle pericolose. Queste misure mirano a garantire un ambiente più sicuro per i 10mila olimpionici in arrivo per i Giochi, che inizieranno il 26 luglio.
L’autore dello studio ha avvertito della potenziale necessità di posticipare alcuni eventi olimpici se i livelli di inquinamento dovessero aumentare durante i Giochi: “Se avremo picchi di inquinamento durante le Olimpiadi, dovremo chiederci se dovremmo posticipare alcune discipline”.
Implicazioni più ampie e azioni future
I risultati dello studio di Respira riguardano gli atleti, ma sollevano questioni di salute pubblica più ampie. Il problema dell’inquinamento dilagante nelle aree urbane come Parigi richiede ulteriori sforzi da parte dei responsabili politici, degli architetti e della comunità.
Le strategie a lungo termine per combattere l’inquinamento atmosferico potrebbero includere: normative più severe sulle emissioni, la promozione di veicoli elettrici e spazi verdi urbani per migliorare la qualità dell’aria. Le campagne di sensibilizzazione pubblica possono anche educare i residenti sui rischi e incoraggiare misure proattive per ridurre al minimo l’esposizione.
A breve termine, gli atleti e gli appassionati di sport dovrebbero essere informati sui livelli accurati e consigliare loro di allenarsi durante le ore più calme, come la mattina presto o la sera tardi. I monitor personali della qualità dell’aria possono anche aiutare le persone a decidere quando e dove impegnarsi in attività all’aperto.
Share this content: