Patto tra i sindaci della Pianura Padana per aria pulita
Un patto tra i sindaci della Pianura Padana per respirare aria pulita. Lo hanno siglato i sindaci del territorio, chiamati a raccolta questa mattina, in occasione della Giornata della Terra, dai primi cittadini di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso, al Piccolo Teatro Studio Melato per l’incontro ‘Le città cambiano aria. Il patto dei sindaci per una Pianura Padana che respiri”.
“Negli ultimi anni e in particolare negli scorsi mesi, in tutti i nostri Comuni, il livello di inquinamento dell’aria ha superato troppe volte i limiti consentiti e questo rappresenta un rischio per la salute e il benessere della popolazione”. Lo hanno evidenziato i sindaci di Milano, Bologna, Torino, Venezia e Treviso, nel testo del patto presentato oggi.
Aria Pulita diritto fondamentale
“Respirare un’aria pulita è un diritto fondamentale di tutte e tutti noi, come sindaci e sindache, amministratori e amministratrici locali, siamo chiamati a fare la nostra parte a partire dai nostri territori, impegnandoci nel promuovere misure sempre più attente all’ambiente”, proseguono i sindaci. Questo, ribadendo che “il nostro concreto impegno a promuovere, in tutte le nostre amministrazioni, misure virtuose per l’ambiente: ci impegniamo a sostituire tutte le caldaie comunali a gasolio, a continuare a piantumare nuovi alberi, a promuovere misure volte a decongestionare i Comuni dal traffico veicolare, a investire sul trasporto pubblico e a incentivare l’uso di mezzi di spostamento più sostenibili”.
“Tuttavia – evidenziano – siamo consapevoli che le nostre forze, ma soprattutto le nostre risorse, non bastano e per questo chiediamo, con un’unica e forte voce, all’Italia e all’Europa di essere al nostro fianco in prima linea”.
Appello a Governo ed Unione Europea
Quindi un appello al governo italiano. “Chiediamo di rendere disponibili con urgenza investimenti dedicati a ridurre l’impatto negativo sull’ambiente dei trasporti di persone e merci e delle attività agricole e industriali. Sono necessari investimenti concreti sul finanziamento e la sostenibilità del trasporto pubblico locale, soprattutto nella transizione a mezzi elettrici. E ancora, fondi straordinari per i piani di sostituzione delle caldaie obsolete e, più in generale, per l’efficientamento energetico degli edifici e la riforestazione urbana, in tempi rapidi e con un sistema di erogazione agile ed efficiente”.
All’Unione europea invece “chiediamo di fare la sua parte, perché l’area padana è uno dei casi più critici, per le caratteristiche territoriali e l’alta densità abitativa e produttiva. Crediamo che l’unica soluzione sia un piano straordinario a tutti i livelli”.
Dal momento che “la questione della qualità dell’aria non può essere affrontata solo in modo occasionale e su scala comunale: è una sfida continua e costante che coinvolge tutti gli attori del territorio”, i sindaci padani hanno avanzato anche un’altra richiesta. “Un forte coordinamento delle azioni, anche tramite una struttura speciale commissariale, che coinvolgendo anche le Regioni, ci aiuti a individuare azioni e obiettivi possibili; che ci aiuti a raggiungerli anche tramite l’erogazione di fondi e risorse, da affiancare a quelle del governo, per far fronte ai tanti interventi”.
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