Piano Trigoria II, concluso il progetto “Abitare in natura”
Conclusi i lavori di realizzazione del Piano Trigoria II “Abitare in natura”, un progetto fortemente voluto e finanziato dal MIT che vede integrato un moderno piano ambientale e la qualità del territorio
«Grazie al Ministero delle Infrastrutture, alla Prefettura ed alla Regione Lazio, Ater prenderà in carico questi immobili per assegnarli alle famiglie delle forze dell’ordine, consentendo loro di vivere in una nuova ed unica realtà caratterizzata dalla presenza integrale di tutti i servizi pubblici di base, come istituti scolastici, uffici postali, servizi sanitari, aree sportive, oltre che da un’ottima localizzazione essendo a soli sette km dal Grande Raccordo Anulare, il tutto garantendo il pieno rispetto del territorio e quindi della riserva naturale di Decima Malafede, ove è sito l’intervento, non solo prevedendo la tutela della vegetazione esistente, ma anche attraverso un nuovo piano di rinaturazione.
Un modello di sostenibilità ambientale che ritengo opportuno applicare anche nell’ambito dell’edilizia residenziale pubblica in sovvenzionata, dando vita a città giardino e luoghi ove vivere appieno il territorio e al contempo garantire la piena salvaguardia del sistema ecologico e paesaggistico. Ringrazio il Ministro Salvini per aver fortemente creduto in questo progetto.». Lo dichiara in una nota Pasquale Ciacciarelli, assessore alle Politiche Abitative delle Regione Lazio.
Giunta Lazio, approvato anche il “pacchetto Latte”
La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e al Bilancio, Giancarlo Righini, ha inoltre approvato la delibera che stabilisce misure urgenti a sostegno delle aziende agricole della produzione del latte bovino.
“Con questo atto – spiega l’assessore Righini – diamo ufficialmente il via al “pacchetto latte” che comprende, oltre alla misura approvata oggi, anche il bando “Fresco lazio” e la campagna di comunicazione finalizzata alla promozione e al consumo del latte fresco prodotto nella Regione. Attraverso questi provvedimenti, quindi, sosteniamo l’intera filiera del latte, dall’allevatore al consumatore, dando una risposta concreta alle richieste degli imprenditori del settore che lamentavano un aumento dei costi di produzione legato anche a un preoccupante calo dei consumi. Senza dimenticare, infine, che il consumo di latte fresco ha un notevole impatto anche sulla salute e sul benessere dei cittadini, soprattutto dei più piccoli, e che quindi come istituzione abbiamo il dovere di incentivare”.
Salvaguardata la produzione di latte bovino
Nello specifico della misura approvata oggi in giunta regionale possono beneficiarne le aziende agricole della produzione del latte bovino, con allevamenti nel Lazio ad orientamento latte o misto, in possesso di un fascicolo unico aziendale validato sul sistema informativo dell’organismo pagatore Agea.
I beneficiari debbono avere una consistenza minima zootecnica di almeno 20 capi totali (U.B.A.), di cui almeno 10 vacche da latte di oltre 30 mesi di età.
Il sostegno è determinato in modo proporzionale al numero dei capi totali allevati: da 20-50 capi il contributo ammonta a 2mila euro; da 51 a 75 capi si potrà beneficiare di 3.700 euro; da 76 a100 capi 4.800 euro; da 101 a 150 capi 6.600 euro; da 151 a 200 capi 9mila euro e oltre 200 capi 11mila euro.
Il sostegno è concesso ai beneficiari in regime “de minimis” agricolo e la gestione, dalla raccolta e valutazione automatica delle domande alla liquidazione, è affidata all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA).
Gli altri progetti oltre “Abitare in Natura” e “Latte”
Contestualmente al provvedimento approvato, nei prossimi giorni sarà anche pubblicato il bando “Fresco Lazio” finalizzato alla promozione e al valorizzazione dei prodotti a Km0 come il latte fresco. L’avviso pubblico mette a disposizione una dotazione finanziaria di tre milioni di euro, di cui due destinati soltanto ai codici Ateco che non siano ipermercati, supermercati e discount di alimentari. Il contributo è a fondo perduto e sarà pari al 50 per cento della spesa effettuata esclusivamente per l’acquisto di latte fresco vaccino lavorato e trasformato nel territorio laziale.
Il bando sarà accompagnato anche da una campagna di promozione, gestita dall’agenzia regionale Arsial, per sostenere il consumo del latte fresco.
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