Picco di benzene all’ex Ilva di Taranto: Peacelink scrive al ministro Pichetto
Preoccupante picco di benzene all’ex Ilva. Il presidente dell’associazione Peacelink Alessandro Marescotti lo ha segnalato al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in una lettera aperta. Il picco è stato rilevato alle 2 di mattina di oggi 17 marzo nel quartiere Tamburi di Taranto. Si tratta della zona vicina allo stabilimento siderurgico ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, gestita da qualche settimana dai commissari nominati dal governo.
Benzene sostanza cancerogena: gravi rischi per la salute
“La centralina Arpa di via Machiavelli – ha spiegato Marescotti – ha registrato un valore di 61 microgrammi per metro cubo come media oraria, ben al di sopra del valore di soglia di 27 microgrammi a metro cubo adottato come riferimento dalla comunità scientifica e dallo stato della California.
Nella nostra normativa purtroppo non vi sono valori di soglia per i picchi di benzene. Il benzene – continua – è una sostanza cancerogena certa, che può provocare leucemie e altri gravi problemi di salute. La sua presenza in concentrazioni così elevate desta grande preoccupazione per la salute dei cittadini di Taranto, in particolare dei residenti del quartiere Tamburi, già gravati da una situazione di inquinamento atmosferico cronico. Non è la prima volta – ricorda il presidente dell’associazione – che si verifica un picco di benzene a Taranto: nel 2023 ne sono stati registrati più picchi di benzene che in tutti i dieci anni precedenti. Questo dato evidenzia che c’è qualcosa che non va e che sono necessari interventi urgenti per tutelare la salute dei cittadini”.
Peacelink al ministro: “Chiudere ex Ilva”
Alla luce di questi dati, il presidente di Peacelink ha chiesto al ministro Pichetto “un’indagine approfondita per accertare le cause del picco di benzene all’ex Ilva di oggi e individuare i responsabili; l’adozione di misure immediate per ridurre l’inquinamento atmosferico a Taranto,. In particolare nel quartiere Tamburi. la chiusura dell’impianto da cui si sono originati i picchi in questione, con l’obiettivo di tutelare la salute dei cittadini”.
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